Inclusione finanziaria
Torino, si rinnova il patto contro l’usura
Con questa nuova convenzione l'istituto conferma a disposizione della Fondazione San Matteo una linea di credito che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a soggetti in difficoltà. «Le banche hanno il dovere di ascoltare il territorio e di esercitare appieno la loro funzione sociale, contribuendo a prevenire il fenomeno dell’usura e promuovendo l’inclusione finanziaria di quelle famiglie oneste che, purtroppo, vengono considerate non bancabili», spiega Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum
di Alessio Nisi

Firmata a Torino la convenzione tra la Fondazione San Matteo – Insieme contro l’usura, promossa dalla Arcidiocesi di Torino e attiva in tutta la regione Piemonte, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum, per facilitare l’erogazione di finanziamenti a favore di persone con difficoltà di accesso al credito e in condizioni di sovraindebitamento, residenti nel territorio e che la contingente situazione economica ha messo ulteriormente in difficoltà.
Con questa nuova convenzione di durata triennale (rinnovabile), Banca Mediolanum conferma a disposizione della Fondazione San Matteo, una linea di credito rotativa con plafond di 200mila euro che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a soggetti in difficoltà, individuati grazie all’attento lavoro della Fondazione in stretta collaborazione soprattutto con i Centri di ascolto del territorio.
La banca si impegna ad erogare prestiti rateali a soggetti considerati non bancabili con durata massima di 5 anni (60 mesi), nei limiti del plafond rotativo di cui sopra, per un importo massimo per ogni singolo finanziamento di 20mila euro.
Le banche hanno il dovere di ascoltare il territorio
Le banche, sottolinea Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum, «hanno il dovere di ascoltare il territorio e di esercitare appieno la loro funzione sociale, contribuendo a prevenire il fenomeno dell’usura e promuovendo l’inclusione finanziaria di quelle famiglie oneste che, purtroppo, vengono considerate non bancabili»
Con questo spirito, la banca «ha scelto di firmare l’odierna convenzione, un accordo che testimonia la volontà concreta di farsi carico di alcune delle disuguaglianze economiche che colpiscono la nostra comunità. Il prestito di soccorso, che compie 16 anni, rappresenta per noi un esempio tangibile di responsabilità sociale: uno strumento di indebitamento consapevole che può aiutare le persone a ricostruire il proprio futuro, restituendo loro dignità e accesso ai servizi bancari e quindi piena partecipazione alla vita civile».

Accordi con 16 fondazioni
Dal 2009 Banca Mediolanum ha permesso a 856 famiglie di superare il momento contingente di difficoltà economica, non solo per la possibilità di accedere al credito, ma insieme ai volontari delle fondazioni locali, aiutando le famiglie a gestire in modo consapevole il proprio bilancio familiare.
Su tutto il territorio nazionale diventano 16 le fondazioni associate alla Consulta nazionale sntiusura San Giovanni Paolo II con cui la banca ha stretto accordi garantendo l’impegno in queste regioni: Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Emilia-Romagna, Lazio, Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Abruzzo, Toscana e Piemonte mettendo a disposizione un plafond rotativo di 5.850.000 euro ed erogando a oggi 7.888.454 euro.
Sostegno finanziario alle persone in condizione di fragilità
Nell’attuale contesto economico e sociale, con quasi 5,7 milioni di persone che versano in condizioni di povertà assoluta, sono sempre più vaste le aree di vulnerabilità. Con l’obiettivo di prevenire il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum confermano l’impegno sottoscritto a fianco di fondazioni e associazioni antiusura diocesane e interdiocesane attive sul territorio nazionale con progetti sociali orientati al sostegno finanziario delle fasce più deboli della popolazione.

Il prestito di soccorso
Grazie al lavoro dei centri di ascolto e delle fondazioni locali vengono individuate le famiglie e segnalati i relativi casi sui quali la banca interviene con il prestito di soccorso, prestiti chirografari fino a 20 mila euro e per un massimo di 60 mesi, a un tasso fisso dell’1,25%, restituibili con rate mensili. I prestiti erogati vengono integrati da un’azione di accompagnamento sociale e di educazione finanziaria da parte dei volontari della Fondazione san Matteo e dei consulenti finanziari della banca.
Prevenire l’usura
La Fondazione San Matteo – Insieme contro l’usura opera sul territorio piemontese da oltre trenta anni e persegue senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante l’esercizio (in via esclusiva o principale) di sostegno a persone in difficoltà finanziarie: in particolare, scopo fondamentale della fondazione è quello della prevenzione del fenomeno dell’usura, anche attraverso forme di tutela, assistenza ed informazione. Nel perseguimento di questo obiettivo scopo la fondazione agisce in conformità con l’insegnamento della Chiesa Cattolica.
Facilitare l’accesso al credito. L’ente interviene a favore di chi è a rischio o vittima di usura prestando garanzie a istituti bancari al fine di favorire l’erogazione di finanziamenti a soggetti che, pur essendo meritevoli, incontrano difficoltà di accesso al credito. L’attività di ascolto e istruttoria della pratica è affidata in larga parte ai volontari (al momento circa 15), che prestano la loro professionalità e umanità, in modo spontaneo e gratuito, esclusivamente per fini di solidarietà.
Dal 1994 al 2024 in Piemonte sono state ascoltate 12mila persone, erogati quasi 28 milioni di euro per 2351 finanziamenti.
«La missione della fondazione», spiega Roberto Mollo, presidente della Fondazione San Matteo, «è quella di permettere alle famiglie che vivono un momento di fragilità economica e personale di poter riprendere la gestione del loro mènage in maniera più consona alle proprie possibilità economiche, risolvendo tramite il nostro intervento il problema del sovraindebitamento e iniziando insieme un percorso di educazione finanziaria, restituendo loro speranza e prospettiva per le loro famiglie. È importante creare una forte rete tra le istituzioni, enti come il nostro e il sistema bancario».
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In apertura foto di Markus Spiske per Unsplash. Nel testo foto di ufficio stampa Banca Mediolanum
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