Famiglia

120 milioni per formare alla cittadinanza globale

Pubblicato ieri il quinto dei dieci bandi Pon: questo sulla cittadinanza globale è certamente fra quelli in cui il Terzo Settore ha un contributo importante da portare. Le scuole potranno presentare progetti fino al 22 maggio

di Sara De Carli

Fra le dieci aree tematiche individuate dal Miur come azioni strategiche per il futuro della scuola, questa delle «competenze di cittadinanza globale» è certamente una di quelle su cui il Terzo Settore ha un contributo importante da portare. Il bando, da 120 milioni di euro è stato pubblicato ieri: riguarda le scuole statali ma è «ammesso il coinvolgimento del territorio, in termini di partenariati e collaborazioni con amministrazioni centrali e locali, associazioni, fondazioni, enti del terzo settore, università, centri di ricerca, operatori qualificati, reti già presenti a livello locale».

Al centro dei progetti ci saranno cinque aree di attenzione: educazione alimentare, cibo e territorio; benessere, corretti stili di vita, educazione motoria e sport; educazione ambientale; cittadinanza economica; civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva. Ciascuna scuola potrà ricevere fino a 30.000 euro per moduli da 30 o 60 ore dedicate alle competenze di cittadinanza globale. Si potrà lavorare con i ragazzi sulla lotta agli sprechi, rapporto tra cibo e salute, pari opportunità nello sport, partecipazione di tutti gli studenti con particolare attenzione a quelli 
con disabilità, riduzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica valorizzando lo sport come motore 
di coesione. Oppure parlare di open government, civic hacking, crowdfunding civico, monitoraggio civico e data journalism, 
economia circolare, economia collaborativa e della condivisione, economia civile, commercio equo e solidale, responsabilità sociale dell’impresa, innovazione sociale, impatto sociale, moneta digitale. 
Le scuole avranno tempo dalle ore 10 del 28 marzo 2017 alle ore 15 del 22 maggio 2017 per presentare i loro progetti.

«L’educazione alla cittadinanza globale è la base fondamentale per dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi la consapevolezza di essere cittadini del mondo, per costruire un filo tra azione individuale e responsabilità collettiva, per aprire alla curiosità verso l’altro e il diverso, per costruire comportamenti virtuosi verso uno sviluppo sostenibile, attraverso l’attenzione al benessere, personale e della società. Non esistono risposte possibili alle sfide dello sviluppo senza la consapevolezza che esse riguardano tutti noi e che si debbano trovare risposte comuni», ha detto la ministra Valeria Fedeli presentando il bando: «Questo investimento è un passo importante verso l’obiettivo di fare del sistema di istruzione uno dei principali agenti di cambiamento per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030».

Foto Lauren Peng/Unsplash

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