Mondo
250mila volontari per rifare l’America
Grazie a loro si costruiranno case per i poveri e nuove scuole. Una svolta bipartisan, che «permetterà a tutti i cittadini di servire la loro comunità»
di Redazione
Mentre la politica è spesso focalizzata su ciò che crea dissenso o divisione, c’è molto di più che è unificante. In questo spirito/senso, il Congresso degli Usa è pronto ad inviarmi una legislazione bipartisan – the Serve America and Give Acts – che, se passa, darà inizio ad una nuova era del volontariato in questo nuovo secolo. Questa legislazione aiuterà a mettere in rete le persone in tutte le stagioni della vita con opportunità di prestare servizio di volontariato.
La legge metterà ogni anno 250mila americani nelle condizioni di avviare un’esperienza di volontariato part time o full time, lavorando per soddisfare le più urgenti sfide del Paese, dalla modernizzazione delle scuole alla costruzione di case per le persone bisognose. E questa norma fornirà nuovo sostegno all’imprenditorialità sociale, identificando e promuovendo nuovi promettenti programmi di volontariato nel Paese.
Membri del Congresso di ogni provenienza politica – dal senatore Orrin Hatch e Mike Enzi e il deputato Howard (Buck) McKeon ai senatori Ted Kennedy e Barbara Mikulski e il deputato George Miller – hanno garantito il loro sostegno. Sollecito il Congresso a seguire le loro indicazioni e muoversi velocemente in modo che io possa firmarla e renderla legge. E mi impegno affinché anche la mia amministrazione faccia la sua parte per aiutare più americani poossibile nel servire le loro comunità. In tempi di crisi economica, quando così tante persone hanno bisogno di aiuto, questo lavoro non potrebbe essere più urgente.
Ma il governo da solo non costituisce la risposta alle sfide che l’America deve fronteggiare.
Certamente il governo statunitense deve ricostruire le scuole, ma poi le figure davvero indispensabili sono maestri e tutor che in questi istituti devono lavorare.
Certamente il governo degli Stati Uniti deve modernizzare il sistema sanitario, ma poi ci sono i volontari, che negli ospedali e nelle comunità sono indispensabili per prendersi cura dei malati e aiutare le persone a condurre vite più sane.
Certamente il governo degli Stati Uniti deve mantenere le migliori forze armate nella storia del mondo, ma questo non sarebbe possibile se uomini e donne coraggiosi in tutta l’America non si arruolassero per servire in queste forze armate.
E mentre il governo può fornire ogni opportunità immaginabile affinché le persone prestino servizio di volontariato nelle loro comunità, sono i singoli americani che devono decidere di afferrare queste opportunità. Devono decidere di fare la loro parte per risollevare i loro vicini. Per realizzare il loro vero potenziale per migliorarsi.
Alla fine, non ho illusioni sulla ampiezza delle sfide che l’America deve affrontare. Ma non ho dubbi che verranno soddisfatte se ognuno vi prende parte. Quindi spingo ogni americano a venire coinvolto, proprio ora, in questo momento di svolta storica. Non ho intenzione di dire a nessuno quale debba essere il suo ruolo: questa è una scoperta personale. E non prometterò che sarà sempre facile o che ogni obiettivo possa essere realizzato subito. Ma come ho imparato all’ombra di una fabbrica di acciaio più di due decenni fa, mentre non puoi piegare necessariamente la storia alla tua volontà, puoi fare la tua parte per vedere che, per dirla con le parole di Martin Luther King, la storia «si piega verso la giustizia».
Quindi io spero che tutti gli americani si attiveranno per prestare servizio di volontariato nelle loro comunità, dare forma alla storia e arricchire sia le loro vite che le vite di altri intorno a loro.
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