Stanziare 60 miliardi di dollari in cinque anni per affrontare le esigenze relative alla salute nei Paesi in via di sviluppo, sostenendo il rafforzamento dei sistemi sanitari e gli sforzi per combattere Aids, tubercolosi e malaria. È l’appello sottoscritto da 56 parlamentari di tutto il mondo che verrà presentato ai leader del G8 presenti a L’Aquila. «Il taglio di un dollaro o di un euro in sanità», ha detto Keith Martin, deputato canadese, illustrando alla stampa il documento, «richiederà una spesa di almeno due dollari o due euro l’anno successivo. Al contrario, per ogni dollaro investito, ad esempio, a favore della salute materno-infantile, se ne risparmiano quattro per i costi sanitari e 30 per quelli sociali».
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