Cultura
C’era una volta un bambino in bianco e nero
Una mamma racconta alla figlia Livia il momento in cui hanno scoperto che il fratellino in arrivo ha la Sindrome di Down. La mamma racconta, la bambina disegna, nasce un video delicatissimo. E il bambino in bianco e nero è diventato un bambino colorato, che ha preso il suo posto nel mondo, come tutti i bambini.
di Redazione

«C’era una volta un bambino in bianco e nero, che se ne stava accucciato nella sua culla d’acqua. Un giorno la sua mamma lo vide, mentre ciucciava il dito e la dottoressa lo osservava da un monitor, pezzettino per pezzettino». Ma i dottori si accorgono che il bambino in bianco e nero aveva un cromosoma in più, 47: è la Sindrome di Down.
Esce oggi, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down questo piccolo e delicato video che racconta la storia di una mamma e un papà davanti alla diagnosi del loro secondo figlio. Il buio, la paura, la mano piccola ma forte e rassicurante della prima figlia, i famigliari che invitano a «non fare gli eroi» e poi un incontro speciale, «due genitori che vivevano con 47 cromosomi e sembravano felici». La sorellina è l’autrice dei disegni, la mamma dei testi. Quei disegni sono diventati un racconto, quella favola è diventata un video. E il bambino in bianco e nero è diventato «un bambino colorato, che ha preso il suo posto nel mondo, come tutti i bambini».
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