Welfare

Anche la reginabha applaudito

Visto dal terzo settore. Parla Ralph Michell

di Redazione

Nel discorso sui piani per il futuro ha citato
la personalizzazione dei servizi sociali… N el Regno Unito la chiamano “triple devolution”. Verso i beneficiari, verso la comunità e verso i fornitori di servizi. Una sfida di cui, a fine novembre, ha parlato anche Sua Maestà. «Nel suo discorso sui piani per il futuro, la Regina ha citato il processo di personalizzazione dei servizi sociali e assistenziali sulle esigenze specifiche dei cittadini», spiega Ralph Michell, policy avocate di Acevo.
Vita: Quali opportunità offre questa devolution al terzo settore?
Ralph Michell: Moltissime: si aprirà un mercato nuovo, in cui il non profit, al pari di altri fornitori di servizi, dovrà promuovere il suo know how e conquistare consumatori.
Vita: Sarà un processo costoso: il non profit non rischia di essere penalizzato rispetto al privato?
Michell: Oggi il non profit spende molto tempo e risorse per promuovere i suoi servizi presso il governo, per “marketizzarli” verso l’alto. Domani, la promozione sarà sul territorio, tra i beneficiari che lo vedono all’opera tutti i giorni. Sarà uno sforzo a cui è più preparato perché nasce dal rispondere alle esigenze del territorio in cui opera. La sua forza sta proprio nella relazione con la gente.
Vita: Si parla anche di “right to bid”, diritto a sfidare il pubblico sui servizi ai cittadini considerati inefficienti…
Michell: Altra enorme opportunità. Oggi è lo Stato a contattare i possibili fornitori di servizi, chiedendo di cosa ha bisogno e assegnano il servizio a chi è in grado di svolgerlo al minor costo. Con il “right to bid”, l’iniziativa parte dal basso, che può inventarsi nuovi modi di agire e proporli al pubblico. Questo, naturalmente, se il processo prenderà piede senza eccessivi vincoli burocratici che finirebbero per penalizzare la società civile.
Vita: Come si sta muovendo il terzo settore per evitarlo?
Michell: C’è molta attività su questo tema. Singole associazioni, e reti di associazioni, stanno inviando le loro proposte operative al governo. Stanno pensando a quali servizi poter offrire e a come offrirli. Giudicheremo la serietà del governo su questo tema da come le proposte verranno accolte.

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