Mondo
MIGRANTI. Le loro storie sui mezzi pubblici di Milano
Si chiama "Luoghi comuni" l'iniziativa della fondazione lettera27 che prevede, da maggio a luglio, la presenza di manifesti sui mezzi dell'Atm ispirati a storie vere di immigrati
Da luoghi comuni, di passaggio a luoghi in comune, di ‘sim-patia’: i mezzi pubblici Atm di Milano tra maggio e luglio 2009 si trasformano in antologia di narrazioni scritte a più mani e in più lingue. I tram, gli autobus, i convogli e 16 stazioni della metropolitana si vestono di manifesti inusuali: niente annunci, niente consigli per gli acquisti, ma volti e parole di migranti di prima e seconda generazione, il 25% dei nostri compagni di viaggi urbani quotidiani.
E’ la fondazione lettera27, onlus che sostiene l’accesso ai saperi per la condivisione delle conoscenze, a promuovere Luoghi comuni/piccole storie migranti, ‘mostra diffusa’ di 12 storie autentiche e significative, raccolte da un gruppo di psicologhe, ricercatrici, giornaliste nel corso di decine di interviste a uomini e donne di diverse età, provenienti da 21 Paesi del mondo.
I racconti, pubblicati in italiano e nella lingua d’origine sono stati trascritti con il contributo di un editor d’eccezione, Roberto Piumini. Scopo dell’iniziativa, che si inserisce nel più ampio progetto ‘Confini’, è proporre un modo alternativo di ri-pensare i luoghi comuni: parlando cioè di percorsi identitari, di immaginari simbolici, di lingue diverse, fuori dagli stereotipi che generano diffidenza, trasformando un momento distratto e affrettato in una possibilità di sorriso, di complicità con l’Altro.
La tappa milanese di Luoghi Comuni è un punto di partenza: quella successiva sarà dopo l’estate a Roma. La partecipazione è aperta: chiunque, come accaduto per Milano, può inviare all’indirizzo luoghicomuni@lettera27.org una storia, la propria. Queste nuove voci si uniranno al nucleo originario in un viaggio in altre città italiane (oltre a Roma, seguiranno Torino, Padova, Verona, Bologna), su altri mezzi pubblici (treni), in altri luoghi comuni. Inoltre, le storie si arricchiranno della documentazione fotografica e video delle reazioni provocate dai manifesti, catturate e montate dalla sezione audiovisiva di Asinitas. Della ‘mostra’, infine, verrà prodotto, a tiratura limitata, un catalogo in formato moleskine. La stessa casa produttrice delle famose agende, infatti, ha sostenuto l’iniziativa, che è stata comunque in gran parte finanziata tramite donazioni private.
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