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Qui Verona, un’academy per il Terzo settore
Presentato stamane nella città scaligera il bilancio sociale 2025 di Fondazione Cattolica, l'ente filantropico nato dalla omonima compagnia assicuratrice incorporata due anni fa in Generali. Quasi 2,8 milioni di euro messi a disposizione del non profit, direttamente sostenendo 226 realtà del territorio nazionale, o attraverso bandi. Molti interventi concentrati in Veneto ma tutto il territorio italiano è coperto. Ascolta, nel podcast, le interviste al presidente, Paolo Bedoni, e al segretario generale, Giovanni Tessitore

C’è una grande attualità nel Bilancio sociale presentato oggi da Fondazione Cattolica a Verona. Non solo perché si tratta dell’altro ente filantropico di Generali, che l’ha ereditato incorporando Cattolica Assicurazioni un paio di anni fa ma che, pur avendo già The Human Safety net, ha voluto che continuasse il suo percorso.
L’attualità è storica: la fondazione discende dalla compagnia che nacque a sua volta come cooperativa negli anni 90 dell’Ottocento, fondata da alcuni cattolici mossi dalla Rerum Novarum di Leone XIII. Un’enciclica che papa Prevost ha clamorosamente rilanciato appena eletto, richiamandola come baricentro per affrontare le nuove rivoluzioni industriali del terzo millennio, quelle digitali.

Quei 34 soci e 36 azionisti del 1896
Stamane nella città scaligera non si è parlato di Rerum Novarume e certamente le 226 realtà non profit sostenute nel 2024 con 1,6 milioni complessivi non erano esclusivamente cattoliche, ci mancherebbe, ma impressiona pensare che da quella storia – 34 soci e 36 azionisti in un giorno del 1896 – sia comunque arrivata fino a noi, l’azienda assicuratrice viva e vegeta, seppure in un altro storico gruppo, e l’anima solidaristica custodita dalla fondazione.
Paolo Bedoni, presidente di lungo corso, e Giovanni Tessitore, segretario generale al suo primo bilancio hanno raccontato di come l’ente abbia erogato anche 1,1 milioni attraverso i bandi “Una mano a chi sostiene”, “People Raising” e “Grest”, i campi estivi delle parrocchie della Diocesi di Verona.
Il Veneto, con il 50,4% delle risorse concesse, è risultato la prima regione per fondi assegnati, seguito dal Lazio (20,2%) e dalla Lombardia (9,3%).

Fondazione Cattolica
Una fondazione italiana a trazione veneta
La distribuzione degli interventi ha registrato una forte concentrazione nelle storiche aree di attività, anche grazie al sostegno ai Grest parrocchiali del territorio scaligero ma «la costante ricerca di nuove iniziative sociali», avverte una nota, «attraverso l’incontro con gli enti interessati ha permesso la realizzazione di nuovi progetti anche in regioni più lontane, come Puglia, Calabria e Sicilia».
Si è tratto di 46 iniziative di “Solidarietà”, per un valore di 802.500 euro, 149 di “Educazione e Istruzione”, per circa 193mila euro complessivi, tre di “Studio e Ricerca”, per un contributo di 103.500 euro, e 28 di “Cultura”, per oltre 498mila euro. Complessivamente 32.405 volontari, di cui 6.550 nuovi, che hanno permesso di raggiungere 610.299 beneficiari e di inserire 193 persone nelle imprese sociali. In totale le ore donate sono state 1.488.663, mentre quelle lavorate si sono attestate a 568.845.
Accompagnare il Terzo settore
Nel corso del 2024, il rinnovato consiglio di amministrazione ha definito le nuove linee guida programmatiche per il triennio 2024-2026, «con l’obiettivo di valorizzare ed accompagnare, accanto alle tradizionali attività svolte dalla Fondazione, la crescita culturale ed organizzativa delle associazioni non profit, delle imprese sociali e degli enti del Terzo settore».
Tra i vari progetti lanciati nel 2024, due in particolare sono da segnalare: il bando dedicato al “People Raising”, incentrato sulla valorizzazione del capitale umano e la costruzione di nuovi modelli organizzativi per enti e associazioni del comparto, e l’avvio della progettazione dell’Academy Fondazione Cattolica per il Terzo Settore.

generale Fondazione Cattolica
Arriva l’Academy
«Con il bando “People Raising” e con l’Academy Fondazione Cattolica per il Terzo Settore (con docenti della Cattolica di Milano, dell’Università di Verona e di Roma Tor Vergata), iniziative innovative nei metodi e nei contenuti, ci proponiamo di dare obiettivi ed orizzonti nuovi all’azione filantropica affinché il patrimonio di solidarietà e di altruismo di cui si alimenta il Terzo Settore, non si disperda in una miriade di iniziative generose ma slegate l’una dall’altra», ha affermato Paolo Bedoni, presidente di Fondazione Cattolica.
«Con il consiglio di amministrazione», ha concluso Bedoni, «abbiamo individuato le nuove linee guida per il prossimo triennio 2024-26, che sono espressione del Rapporto Terzo Settore 2024, presentato da Generali Italia lo scorso ottobre a Verona in occasione della rassegna dei Poeti Sociali». «In questo Bilancio», ha osservato Giovanni Tessitore, segretario generale di Fondazione Cattolica, «abbiamo posto le premesse per l’attuazione di un programma di medio-lungo termine, che ispirandosi ai principi fondativi del nostro Ente ci mette in condizione di affrontare sfide più ambiziose ed impegnative per aiutare le numerose realtà del territorio ad essere ancora più protagoniste dello sviluppo e della coesione sociale del nostro Paese».
Ascolta le interviste al presidente Bedoni e al segretario Tessitore nell’episodio de I podcast di ProdurreBene,
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