Buone pratiche al Festival dell'Economia

Trento, lezioni di filantropia

Protagoniste dell'evento, giunto alla ventesima edizione, la Andrea Bocelli foundation e la Otb foundation. Laura Biancalani, d.g. Abf, spiega: «Crediamo fermamente nel ruolo centrale che il Terzo settore svolge nell'economia sociale e nelle politiche dell’amministrazione condivisa». Arianna Alessi, vicepresidente Otb, aggiunge: «Siamo fondazione erogatrice ma con i nostri partner puntiamo molto sulla co-progettazione, per dare risposta ai bisogni reali delle persone e delle comunità»

di Alessio Nisi

C’era anche la filantropia al Festival dell’Economia di Trento chiusosi ieri. La Andrea Bocelli Foundation – Abf ci ha portato come temi centrali empowerment, amministrazione condivisa e social bonus. La direttrice generale Laura Biancalani ha sottolineato come investire nelle persone e nelle comunità, a partire dai più giovani, e costruire percorsi virtuosi tra pubblico e privato non sia solo possibile, ma ormai fondamentale per promuovere rigenerazione urbana e sviluppo sociale.

Per Otb foundation, l’ente filantropico voluto da Renzo Rosso patron di Diesel, poi gli argomenti principali, approfonditi dalla vicepresidente Arianna Alessi, vicepresidente, sono stati la cultura di impresa trasferita al non profit, la co-progettazione e la sostenibilità sociale.

Durante l’edizione numero 20 dell’evento, dal titolo Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio, Andrea Bocelli Foundation – Abf e Otb foundation hanno partecipato al panel dal titolo: Il fattore umano e l’empowerment come investimenti sul futuro: dalla collaborazione pubblico-privato al social bonus, moderato dalla giornalista e direttrice di Htsi Italia Nicoletta Polla Mattiot.

Protagoniste della discussione due realtà filantropiche accomunate da un approccio operativo pragmatico, focalizzato su innovazione e impatto sociale, e da una visione condivisa sul ruolo attivo e generativo del Terzo settore.

Il panel si inserisce in un contesto di riflessione più ampio sul ruolo che la filantropia può svolgere in Italia e in Europa, in un momento storico che impone nuove scelte e nuovi modelli di cooperazione. L’esperienza congiunta di Abf e Otb foundation rappresenta una case history di valore, in grado di ispirare policy maker, enti locali e altri attori del Terzo settore.

Da sinistra Arianna Alessi, vicepresidente di Otb foundation, Nicoletta Polla Mattiot, giornalista e direttrice di Htsi Italia, Laura Biancalani, direttrice generale di Andrea Bocelli foundation

Responsabilità sociale, co-progettazione e trasparenza

«Abbiamo un approccio pragmatico che unisce la competenza degli enti operativi con la nostra visione strategica a lungo termine, orientata ai risultati», spiega, «le risorse vanno gestite con strumenti che ne garantiscano la tracciabilità e rendicontate per trasparenza e condivisione, affinché non ci siano sprechi», spiega Arianna Alessi.

Per la vicepresidente di Otb, «il mondo del profit e del non profit sono sempre stati connessi ed oggi più che mai sappiamo quanto sia importante per un’azienda attuare delle pratiche di responsabilità sociale».

In occasione della sua prima partecipazione come relatrice all’evento, Alessi ha anche aggiunto: «Siamo una fondazione erogatrice ma non ci limitiamo ad elargire fondi, ci addentriamo nei progetti e con i nostri partner puntiamo molto sulla co-progettazione, per dare una risposta concreta ai bisogni reali delle persone e delle comunità, in un contesto come quello del Terzo settore che è in continua evoluzione. Otb foundation sostiene progetti che abbiano un impatto sociale diretto, che siano sostenibili nel tempo e che approccino i problemi in maniera innovativa».

Un modello di intervento tempestivo, partecipato e replicabile. Un esempio concreto di questa visione è rappresentato dalla ricostruzione della scuola media di Sarnano (in provincia di Macerata), nelle Marche, realizzata da Abf e Otb foundation in risposta al sisma del 2016. Un progetto nato sette anni fa e oggi considerato un modello di intervento tempestivo, partecipato e replicabile, reso possibile grazie alla sinergia con le istituzioni locali
e nazionali.

La centralità del Terzo settore

Per Biancalani «il social bonus rappresenta una grande opportunità per gli enti del Terzo settore di riqualificare immobili pubblici o confiscati, contribuendo così alla crescita delle comunità».

Abf, precisa, «è stata tra i primi cinque enti a beneficiare di questa misura e, nel nostro caso, abbiamo utilizzato questo strumento per trasformare il Complesso di San Firenze, un edificio storico in stato di degrado, in un centro di formazione e orientamento vocazionale per i giovani, uno spazio di crescita e opportunità, determinando un forte impatto sociale e una significativa rigenerazione urbana».

Abf è tornata a Trento «con l’intento di far conoscere nuovi scenari che dimostrano quanto il Terzo settore possa fare per la comunità. Crediamo fermamente nel ruolo centrale che il Terzo settore svolge nell’economia sociale e nelle politiche dell’amministrazione condivisa, e realizzando progetti pilota originali e replicabili intendiamo contribuire allo sviluppo di politiche sociali ed educative di qualità».

In apertura e nel testo foto di Andrea Bocelli Foundation

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