Fisco

5 per mille 2024, chi sale e chi scende

Nonostante le 400mila firme in più e l'aumento dell'Iperf media, l'elenco degli enti del terzo settore e onlus con il 5 per mille riceverà 2,4 milioni di euro rispetto all'anno scorso. Importi in calo, a dispetto dell'aumento delle firme, anche per gli enti della ricerca scientifica. E gli enti esclusi? Tornano ad aumentare

di Sara De Carli

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È il comparto dei beni culturali e paesaggistici quello che cresce di più nel 5 per mille 2024: +12,43% di firme e +4,06% di importo. È vero che i numeri sono piccoli, stiamo parlando ancora di nemmeno 100mila firme tra espresse e generiche, ma senza dubbio questo segmento è quello che di anno in anno sta aumentando il proprio posizionamento. Perdono firme e soldi le aree protette: -5,32% di scelte e -6,82% di importo.

Tre elenchi vedono un andamento opposto, con l’aumento delle firme e il calo degli importi. Enti del Terzo settore e onlus nella dichiarazione dei redditi di un anno fa hanno visto aumentare del 3,74% le preferenze date dai cittadini al settore (scelte espresse + firme generiche superano così gli 11,3 milioni) ma vedono calare l’erogato dello 0,72%. L’elenco della ricerca scientifica vede salire le firme del 2,43%, arrivando a 2,3 milioni ma l’importo anche qui cala: -1,06%. L’altro elenco con questa dinamica è quello dei Comuni: +1,81% di firme e -0,38% di erogato.

Il tutto mentre l’Agenzia della Entrate dichiara che, in base alle statistiche fiscali, il reddito medio per contribuente portato nelle dichiarazioni fatte nel 2024 è stato di 24.830 euro, in aumento del 5% rispetto all’anno prima.

Il paradosso, l’abbiamo già detto, è ancora più evidente quando si guarda al singolo ente: tra i primi 25 enti beneficiari del 5 per mille 2024, ce ne sono addirittura 12 che hanno raccolto più firme dai contribuenti ma vedono scendere l’importo erogato rispetto all’edizione precedente. È il caso della Lega del Filo d’Oro, che nel 5 per mille 2024 raccoglie 12.355 in più, ma vede un calo dell’erogato di circa 54mila euro o di Fondazione Ant, che avrà 162mila euro in meno, a dispetto delle 410 firme in più. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e il Fai si ritrovano in questa situazione per il secondo anno di fila, mentre Airc – che l’anno scorso era stata indicata da 63mila italiani in più rispetto al 2022 (+4% di firme) e aveva visto calare l’importo erogato dell’1% rispetto al 2022, ricevendo 507mila euro in meno – quest’anno si porta a casa 130mila firme in più e circa 1,4 milioni di euro in più.

Ha segno concorde – per quando con un andamento molto differente – il rapporto tra firme e erogato per gli elenchi delle associazioni sportive dilettantistiche e della ricerca sanitaria. Il primo registra un +6,49% di firme a cui corrisponde un +1,05% di erogato, mentre la ricerca sanitaria registra un +6,81% di firme e un +3,56% di erogato: evidentemente è stata scelta soprattutto da contribuenti con un reddito in crescita.

Gli enti esclusi

Sono 6.099 gli enti esclusi del 5 per mille 2024, scelti da 67.585 contribuenti: due milioni di euro restano così, almeno in questa prima fase, congelati.

La grandissima maggioranza degli enti esclusi sta nell’elenco degli Ets e Onlus (5.048): realtà che erano state scelte da 49.512 cittadini, per un valore di 1,4 milioni di euro. Dati ancora molto al di sopra del migliaio a cui eravamo abituati prima dell’entrata in vigore del Runts, ridotti rispetto ai 7.626 dell’edizione 2022 ma di nuovo in crescita rispetto a 5.708 nell’edizione 2023.

Un altro migliaio di esclusi lo troviamo tra le associazioni sportive dilettantistiche (967), 46 tra gil iscritti all’elenco della tutela dei beni culturali e paesaggistici, due nell’elenco della ricerca scientifica con la particolarità che tutte le firme erano andate a solo uno dei due, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs. Nell’elenco degli Ets e delle Onlus, in cima agli esclusi c’è anche quest’anno l’Opera nazionale di assistenza per il corpo dei Vigili del Fuoco, seguita dall’Associazione Nazionale Carabinieri.

Foto di Ludde Lorentz su Unsplash

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