Il bello del 5 per mille
Con il 5 per mille sosteniamo le vacanze delle persone con autismo
A cosa serve il 5 per mille? E perché è miope mettere un tetto che, oltre a tradire la volontà dei contribuenti, limita le potenzialità delle organizzazioni non profit? Le risposte in questa serie di racconti che accompagnano la campagna "5 per mille, ma per davvero". In questa puntata focus su Dynamo Camp

Intorno a noi vediamo tanti bisogni: vorremmo che le cose fossero diverse, ma ci sembra di non poter fare nulla. Con il 5 per mille, invece, ciascuno di noi può fare la differenza, esattamente là dove riteniamo che il nostro aiuto serva di più e per la causa che ci fa battere il cuore. Con il 5 per mille, centinaia di migliaia di persone possono trovare un sostegno se sono in difficoltà, una nuova cura se sono malate, delle proposte educative o di svago. Il 5 per mille finanzia la tutela dell’ambiente, difende e promuove i diritti dei più fragili, accompagna lo sviluppo, promuove la cultura, dà più forza al welfare. Dal 2006 a oggi, più di 8,7 miliardi di euro grazie al 5 per mille sono andati esattamente dove i cittadini hanno voluto indirizzarli: in queste settimane stiamo offrendo ai lettori un racconto a puntate di come sono stati utilizzati. Le storie che trovare in questa serie accompagnano la mobilitazione della campagna “5 per mille, ma per davvero” che chiede la cancellazione del tetto al 5 per mille e sono la dimostrazione più chiara di quanto sia miope non aumentare il tetto.
«Le famiglie di bambini con disturbi del neurosviluppo ci hanno sempre chiesto di aprire programmi e progetti per loro. Grazie alle risorse ricevute con il 5 per mille è stata possibile prima la sperimentazione e poi la messa a sistema di alcune settimane di vacanza proprio per ragazzi nello spettro autistico»: Serena Porcari, ceo di Fondazione Dynamo Camp, spiega così l’importanza dei finanziamenti ricevuti grazie alle scelte fatte dai cittadini nella dichiarazione dei redditi.
«Siamo riusciti a rispondere all’esigenza di avere più volontari formati», continua la ceo, «così come al bisogno di formazione dello staff; abbiamo anche neuropsichiatri e medici per seguire le esigenze dei ragazzi. Il 5 per mille insomma ci ha permesso di aprire i soggiorni alle persone con autismo, garantendo la gestione delle varie complessità». Se molte attività di Dynamo Camp sono pensate per far partecipare assieme i bambini e le loro famiglie, è anche vero che per qualcuno i soggiorni possono essere una palestra di autonomia.
«I ragazzi provano a vivere da soli, seppure solo per una settimana o cinque giorni», spiega Porcari, «cimentandosi con tutte le complessità che si possono incontrare, compreso il rapporto con i coetanei. Questo dà a loro maggiore coscienza dei limiti e ai genitori tranquillità e sollievo nel sapere che i loro figli si sperimentano in un contesto protetto. Sentiamo di essere ancora all’inizio del percorso: per questo riteniamo il 5 per mille una leva strategica per crescere».
Questo contenuto è tratto dal numero di VITA magazine “5 per mille, ma per davvero” ed è stato eccezionalmente reso disponibile a tutti e tutte, se apprezzate il nostro impegno, se volete supportarci e sostenere la campagna, abbonatevi a VITA. Trovate sulla pagina dedicata tutti gli aggiornamenti sulla mobilitazione.
In apertura foto by Dynamo Camp
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