Il bello del 5 per mille

In tutto il mondo con il 5 per mille apriamo le Case del Sorriso per bambini e donne vulnerabili

Il Cesvi, una della maggiori ong italiane, ne ha avviate sette: in Sudafrica, Zimbabwe, Haiti, Brasile, Perù e due in India. Solo nel 2024 in queste strutture sono stati aiutati 11mila bambini e bambine. Un esempio tangibile di cosa serve il 5 per mille e del perché va eliminato il tetto che rischia di depotenziare una misura di sussidiarietà fiscale a cui aderiscono 18 milioni di contribuenti

di Ilaria Dioguardi

Intorno a noi vediamo tanti bisogni: vorremmo che le cose fossero diverse, ma ci sembra di non poter fare nulla. Con il 5 per mille, invece, ciascuno di noi può fare la differenza, esattamente là dove riteniamo che il nostro aiuto serva di più e per la causa che ci fa battere il cuore. Con il 5 per mille, centinaia di migliaia di persone possono trovare un sostegno se sono in difficoltà, una nuova cura se sono malate, delle proposte educative o di svago. Il 5 per mille finanzia la tutela dell’ambiente, difende e promuove i diritti dei più fragili, accompagna lo sviluppo, promuove la cultura, dà più forza al welfare. Dal 2006 a oggi, più di 8,7 miliardi di euro grazie al 5 per mille sono andati esattamente dove i cittadini hanno voluto indirizzarli: in queste settimane stiamo offrendo ai lettori un racconto a puntate di come sono stati utilizzati. Le storie che trovare in questa serie accompagnano la mobilitazione della campagna “5 per mille, ma per davvero” che chiede la cancellazione del tetto al 5 per mille e sono la dimostrazione più chiara di quanto sia miope non aumentare il tetto.  

Con il 5 per mille, Cesvi sostiene diversi progetti nel mondo tra cui le Case del Sorriso. Il programma, dedicato a bambini, adolescenti e giovani donne vulnerabili, prevede dei luoghi fisici in cui vengono erogati servizi, ma anche delle progettualità mirate a costruire percorsi di protezione e rendere i soggetti artefici del proprio futuro: l’obiettivo è il miglioramento dell’equità, dell’empowerment e della protezione dei beneficiari.

«Le nostre Case del Sorriso sono nate oltre vent’anni fa. Sono sette e si trovano in Sudafrica, Zimbabwe, Haiti, Brasile, Perù e due in India», dice Roberto Vignola, vicedirettore generale di Cesvi. «Il target può variare a seconda del contesto di intervento e di conseguenza variano pure le attività. Le case sono residenziali in alcuni casi e centri diurni in altri».

Nel 2024 Cesvi, con le Case del Sorriso, ha aiutato circa 11mila bambini e bambine nel mondo. «Quest’esperienza internazionale ci ha portato, negli ultimi anni, ad aprire il programma anche in Italia. Dal 2020 abbiamo aperto le Case del Sorriso anche a Napoli, Bari e Siracusa. In arrivo ce n’è una a Milano», prosegue Vignola. Qui il programma offre servizi per l’infanzia e per le famiglie: le Case sono spazi sicuri e centri di coordinamento di attività socioeducative, per l’empowerment di minorenni e di adulti in condizioni di vulnerabilità.

Questo contenuto è tratto dal numero di VITA magazine “5 per mille, ma per davvero” ed è stato eccezionalmente reso disponibile a tutti e tutte, se apprezzate il nostro impegno, se volete supportarci e sostenere la campagna, abbonatevi a VITA. Trovate sulla pagina dedicata tutti gli aggiornamenti sulla mobilitazione.

Credit foto: Roger Lo Guarro

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