Mondo

Diciotto esecuzioni a Pechino in una sola giornata

Più di 1.800 esecuzioni in meno di quattro mesi, da aprile a luglio, secondo i dati in possesso di Amnesty International

di Paolo Manzo

Diciotto persone sono state uccise oggi a Pechino, dieci delle quali nel lasso di tempo di un’ora. Lo rende noto il quotidiano Beijing Wanbao (Il Pomeriggio di Pechino). Il giornale precisa che un primo gruppo di dieci condannati a morte è stato portato sul luogo dell’esecuzione alle 9 del mattino locali e che tutti erano morti dopo un quarto d’ora.

Prima di essere portato sul posto dell’esecuzione, Ma Jun, di 23 anni, ha risposto ad un giornalista che lo “vedeva” tranquillo: “in realtà, dentro ho il panico. Quando ero piccolo mi piaceva guardare la gente che fucilavano ma mai avrei pensato che, un giorno, sarebbe successo a me”.

Nel secondo gruppo di otto condannati a morte, il maggiore aveva 30 anni, mentre gli altri erano tutti d’età compresa tra i 22 e i 23 anni, continua il Beijing Wanbao. La Cina prosegue la sua campagna contro il crimine denominata “Colpire duro” che ha portato a più di 1.800 esecuzioni in meno di quattro mesi, da aprile a luglio, secondo i dati in possesso di Amnesty International.

Durante il periodo sopramenzionato, la Cina ha eseguito più esecuzioni dell’intero resto del mondo negli ultimi tre anni, secondo l’organizzazione che difende i diritti umani. E, per coprire il loro macabro primato, le autorità di Pechino non pubblicano nessuna statistica sul numero di esecuzioni nel Paese.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.