Welfare

A Treviso “Innocenti Evasioni” dal carcere minorile

Novità editoriale, opera dei giovani detenuti del carcere veneto

di Stefano Arduini

Il titolo e’ tutto un programma; la redazione e’ un mosaico di etnie e nazionalita’ diverse; le risorse sono quelle che ogni giorno vivono la quotidianita’ di un carcere. Il risultato editoriale e’ un originale prodotto dal titolo ”Innocenti Evasioni”: e’ il giornale interamente redatto dai giovani detenuti del carcere minorile di Treviso.

”Gli adulti fanno la loro parte – dice l’ispettore di polizia penitenziaria Giampietro Pegoraro, coordinatore veneto Cgil, illustrando l’iniziativa -. I mediatori culturali albanese, romeno e marocchino hanno aiutato i giovani a scrivere in italiano riportando il testo a fronte nella lingua originale. Cosi’ come l’insegnante del corso di grafica computerizzata dell’Istituto ‘Turazza’, i docenti di alfabetizzazione e di lettere della scuola media ‘Coletti’ (Centro territoriale permanente) e gli educatori del carcere hanno svolto il loro ruolo di adulti competenti; adulti che stimolano, orientano i gusti, le scelte ma non impongono il loro punto di vista e che non cercano protagonismi attraverso i ragazzi ma restano sullo sfondo”. Dagli articoli redatti dai ragazzi emergono autentiche storie di vita, come quelle toccanti dei bambini romeni che di stenti vivono nelle fogne di Bucarest. Non mancano tuttavia i temi piu’ cari ai ragazzi come la musica. Vere e proprie recensioni sulle nuove tendenze musicali in Albania oppure sui gruppi gitani che vanno per la maggiore. Non poteva mancare, infine, la poesia. E non e’ solo l’amore per la ragazza perduta il tema centrale dei versi, quello che tutti si possono aspettare da chi e’ senza liberta’. Emerge la voglia di mettere in discussione il pregiudizio: ”abbiamo due occhi, due mani; venite a trovarci, abbiamo voglia di parlare, pensare” recitano alcuni versi.

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