Non profit
abruzzo, ecco gli enti amici delle imprese
Completata con un decreto la legge Visco
di Redazione
È stato emanato il decreto del Prefetto dell’Aquila che indica le fondazioni, associazioni, comitati e enti destinatari delle liberalità deducibili dal reddito d’impresa. Il documento è previsto all’art. 27 della legge 133/99, più nota come legge Visco, promulgata in occasione dell’emergenza profughi del Kosovo. La norma ammette la deducibilità delle somme donate in casi di emergenza, solo se vengono versate a realtà non profit indicate in un decreto prefettizio. Che ora appunto è stato pubblicato per l’emergenza terremoto all’Aquila.La ricostruzione passa anche attraverso il senso di responsabilità; mettere quindi in campo tutte le competenze e i poteri che ci sono stati attribuiti. Così fanno le organizzazioni del non profit, che mettono (anzi anticipano) risorse proprie, nella speranza che nel mare magnum delle raccolte fondi pro terremotati, ci sia spazio anche per loro. Non per far soldi, ma per impiegarli al meglio nella realizzazione di attività di assistenza alle persone. Come dire: il non profit (e Vita ne dà continua testimonianza) si è da subito attivato senza aspettare sollecitazioni che non fossero quelle del bisogno delle popolazioni. Senso di responsabilità.
Registriamo anche un’ulteriore buona notizia, una presa di responsabilità da parte della pubblica amministrazione. Il prefetto di L’Aquila ha emanato un decreto – il 6 maggio scorso – con il quale individua le organizzazioni che possono chiedere erogazioni totalmente deducibili in capo agli eroganti.
Andiamo con ordine. Una legge del ’99 (l. 133) prevede la deducibilità totale (no limits) per le erogazioni in denaro realizzate a favore di enti «da definire» che intervengono in occasione di calamità naturali.
Due casi differenti. Nel caso di calamità che si realizzi fuori dai confini italiani, gli enti che ricevono erogazioni (e che possono far scattare la piena deducibilità) sono stati definiti una volta per tutte nel 2000 da due dpcm. Nel caso di calamità che colpisce il territorio italiano, è il prefetto che di volta in volta definisce gli enti non profit.Andiamo avanti. La deducibilità totale scatta per i soli soggetti Ires, cioè le aziende. Inoltre, è previsto che non si considerano destinati ad attività estranee all’esercizio dell’impresa i beni ceduti ai predetti soggetti gratuitamente e per le medesime finalità (soccorso delle popolazioni). Tradotto in italiano vuol dire che il valore di questi beni non va a “far reddito”, l’azienda non ci paga sopra le tasse e i costi sostenuti per la loro produzione sono deducibili. In questo modo le aziende non pagano le imposte su una donazione. Inoltre sia le erogazioni in denaro che quelle di beni non sono soggette all’imposta sulle donazioni. In sostanza, se un’azienda eroga ai fini predetti beni o denaro ai soggetti che adesso elencheremo, non paga le imposte su dette erogazioni. Come dire, anche qui c’è un poco di civiltà.
Le organizzazioni “prescelte”. Le organizzazioni che possono far beneficiare le aziende di questa misura sono, per decreto prefettizio, le stesse individuate nei dpcm del 2000 per gli eventi calamitosi che accadono fuori dal suolo italiano, ovvero: organizzazioni non lucrative e di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460; altre fondazioni, associazioni, comitati ed enti che, istituiti con atto costitutivo o statuto redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata, tra le proprie finalità prevedono interventi umanitari in favore di popolazioni colpite da calamità pubbliche o altri eventi straordinari; amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, enti pubblici non economici; associazioni sindacali e di categoria.Un consiglio alle onlus e agli altri enti non profit. Fate presente alle vostre potenziali aziende donatrici la possibilità di dedurre per intero le loro erogazioni destinate ai fini della ricostruzione. È un’ottima occasione per farvi trovare preparati e consapevoli in una relazione di aiuto e collaborazione.
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