Formazione

Accordarsi coi Tamil? Politicamente eroico

Parla il ministro degli esteri dello Sri Lanka: «Italia, grazie». L’uomo-chiave del governo di Colombo spiega la scelta di allearsi con i ribelli del Nord del Paese.

di Paolo Manzo

Dall?indipendenza, ottenuta nel 1948 dalla corona britannica, una cosa è certa: mai un ministro degli Esteri dello Sri Lanka era stato così al centro dell?attenzione del mondo. A sei mesi dallo tsunami tutti cercano Mr. Lakshman Kadirgamar, dai mass-media ai governi donatori, dai diplomatici alle ong. Per chiedere chiarimenti, per fare il punto su come stia andando la seconda fase della ricostruzione, ora che l?emergenza è da considerarsi conclusa. Vita, presente a Colombo assieme alla Protezione civile, ne ha approfittato e ha scovato fatti interessanti. A cominciare dall?accordo sottoscritto lo scorso 24 giugno tra il governo e le Tigri Tamil.
Vita: Di che si tratta, ministro?
Lakshman Kadirgamar: L?unica cosa che posso dire è che l?accordo è stato firmato, con molta opposizione. Ma la presidente è stata davvero coraggiosissima… Non so davvero se c?è un altro presidente al mondo che farebbe qualcosa del genere, rischiando di mettere in crisi l?intero governo.
Vita: Cosa che puntualmente è accaduta, con l?uscita del Partito comunista dal governo, con 39 deputati passati all?opposizione…
Kadirgamar: Ma ciò non ha impedito alla nostra presidente di fare ciò che pensava fosse la cosa migliore per lo Sri Lanka.
Vita: Ma lei che ne pensa?
Kadirgamar: Politicamente credo sia un atto eroico. E sono sicuro che i politici di professione capiscano cosa intendo. Fare la cosa giusta è un conto, ma se la cosa giusta porta alla sfaldatura della maggioranza e a un governo debole, credo che la maggior parte dei politici avrebbe esitato. Abbiamo un grosso problema di fronte a noi e speriamo vada tutto bene, nei prossimi mesi.
Vita: Questo lo speriamo tutti, ma lei crede che l?accordo sia una possibilità per rafforzare il processo di pace tra il Nord-Est e il resto del Paese?
Kadirgamar: È un problema la cui soluzione dipende da quanto bene l?accordo raggiungerà i suoi obiettivi. Una cosa, tuttavia, è assolutamente fondamentale: che di questo si rendano conto le Tigri Tamil. Questo accordo era necessario a causa dello tsunami e si tratta, comunque, di un accordo limitato, che affronta questioni amministrative inerenti la ricostruzione. Di questo i Tamil si devono rendere conto e, quindi, collaborare affinché possa essere attuato.
Vita: Del ruolo dell?Italia nella fase dell?emergenza e della ricostruzione, che idea si è fatto?
Kadirgamar: L?interesse che il governo, le ong e la gente italiana hanno dimostrato e dimostrano ancora oggi nei confronti del problema-tsunami è grande. La vostra è una manifestazione di grande generosità e interesse. Quanto fatto sinora dall?Italia, inoltre, è magnifico: avete raccolto oltre 46 milioni di euro, ci sono 45 progetti che stanno partendo o sono già iniziati su scuole, ospedali e altri settori, 75 vostri connazionali operano qui tra dottori, ingegneri, architetti ed esperti in logistica. E questa è solo una piccola parte di quanto fate: la vostra è una presenza davvero ?impressionante? nel settore della cooperazione.

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