Non profit
Acri: Fondazioni, superati i 171 mln per la ricerca
I dati sono stati illustrati oggi a Modena, da Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri
di Redazione
Continuano a crescere le risorse messe a disposizione dalle Fondazioni di origine bancaria a favore della ricerca. Dai dati relativi all’ultimo esercizio (2006) risulta che a fronte di 1.539 iniziative finanziate esse hanno distribuito oltre 171 milioni di euro, con una crescita del 20,15% sull’anno precedente (142 milioni di euro nel 2005), confermando un trend sempre più evidente negli ultimi anni. Se, infatti, tra il 1993 e il 2002 le erogazioni delle Fondazioni a favore della ricerca sono state pari a 307,7 milioni di euro, quelle tra il 2003 e il 2006 hanno raggiunto complessivamente i 556,2 milioni di euro.
Questi dati sono stati illustrati oggi a Modena, da Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria, in una tavola rotonda alla quale hanno partecipato in qualità di relatori: il Ministro dell’Università e della Ricerca, on. Fabio Mussi; Pasquale Pistorio, vicepresidente di Confindustria per l’Innovazione e la ricerca; Elisa Molinari, ordinario di Fisica della materia e direttore del Centro di ricerca S3 dell’Infm-Cnr; Gian Carlo Pellacani, rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in rappresentanza della Crui – Conferenza dei rettori delle università italiane; Andrea Landi, presidente della Commissione per la Ricerca scientifica dell’Acri e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ha contribuito a organizzare l’evento.
Nell’ambito della ricerca nel 2006 il sottosettore supportato maggiormente dalle Fondazioni è stato quello della ricerca e sviluppo in campo medico, con 330 erogazioni pari complessivamente a 50,7 milioni di euro (+51,7% rispetto al 2005). Seguono la ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e tecnologico, che ha ricevuto 47,5 milioni di euro, e a distanza la ricerca nel campo delle scienze sociali, con 11,5 milioni di euro. Il resto delle somme assegnate alla ricerca è stato destinato ad altri ambiti di ricerca, che nell’insieme ottengono una quota molto consistente di risorse pari ad oltre 50 milioni di euro.
In ordine alla natura dei soggetti beneficiari, il dato generale del settore evidenzia una prevalenza degli enti di natura privata (enti di ricerca, società strumentali, cooperative sociali, etc.) cui va il 59% degli importi erogati. La scelta delle iniziative da sostenere si basa prevalentemente su proposte progettuali presentate da terzi, che incidono per il 69% del totale erogato, mentre i progetti propri e i bandi assorbono il 31% degli importi. Per gli interventi realizzati mediante società strumentali, che nel settore ricerca assumono un peso molto più significativo che in altri, viene impegnato il 21% delle erogazioni (contro un valore medio per tutti i settori di circa il 10,9%).
<<L’attività delle Fondazioni nell’ambito della ricerca – ha detto Guzzetti – risulta importante anche perché la messa a punto di efficaci politiche di valorizzazione richiede l’individuazione di chiare e condivise linee strategiche, la focalizzazione degli stanziamenti su precise priorità scientifiche e la concertazione tra diversi attori del sistema: imprese, centri di ricerca e pubbliche amministrazioni>>. <<Le Fondazioni di origine bancaria – ha aggiunto Guzzetti – in virtù della capacità finanziaria, della possibilità di mobilitare energie, lavoro ed entusiasmo e di aggregare le comunità locali, possono contribuire efficacemente al coordinamento tra gli attori e ad alimentare la cooperazione al fine di realizzare obiettivi di interesse collettivo>>.
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