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Adozioni/AiBi: “Coppie sterili, apritevi all’accoglienza”
A conclusione del convegno internazionale di AiBi, intitolato I bambini del limbo, l'associazione ha promosso a Bellaria la seconda giornata di studio per una spiritualità dellaccoglienza
A conclusione del convegno internazionale di AiBi, intitolato ?I bambini del limbo?, l’associazione ha promosso a Bellaria la seconda giornata di studio per una spiritualità dell?accoglienza.
L’associazione ha lanciato un appello alle coppie sterili perché attuino la loro missione: accogliere un bambino abbandonato e vivere pienamente la “fecondità dell?accoglienza?, che è anche il titolo del convegno che prevede momenti di riflessione teologica e momenti esperienziali, durante i quali alcune famiglie propongono le loro ?fecondità coraggiose?.
La giornata, spiega l’AiBi in un comunicato, trae ispirazione dal messaggio dei Vescovi italiani per la XXVI Giornata per la Vita, è al tempo stesso un momento di riflessione teologica e di dialogo tra Chiesa e famiglie affidatarie e adottive.
Tutto ruota intorno alla fiducia incondizionata nella vita, in grado di aprire totalmente all?accoglienza. ?Queste famiglie hanno ricevuto una Grazia particolare, quella della sterilità feconda ? ha detto il presidente dell?associazione Marco Griffini – : è una Grazia che va scoperta con l?attenzione al bambino abbandonato. A differenza di quella fecondità biologica, per la quale è sufficiente la presenza di un uomo e una donna, la ?sterilità feconda? richiede necessariamente la presenza del bambino abbandonato. E si incontra così quella Grazia particolare che hanno tutte le coppie?.
La giornata si è aperta con un messaggio alla Chiesa italiana e un appello a tutte le famiglie da parte di don Sergio Nicolli, direttore dell?Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della CEI.
Padre Bernardo Boschi O.P., docente di esegesi biblica alla Pontificia Università ?S. Tommaso d?Aquino? di Roma, è intervenuto con una riflessione su sterilità, adozione e fecondità coraggiose nella Bibbia.
Sono così seguite alcune testimonianze di famiglie adottive: la famiglia Parravicini di Albavilla (Como), la famiglia Solfrizzi di Milano, e la famiglia Rovere di Magnaro Riviera (Udine). Le tre coppie esprimono il senso dell?accoglienza di un bambino abbandonato: la continua prova, la rinascita, l?accoglienza totale e l?amore incondizionato per un bambino diventato figlio.
?Di fronte a sofferenze e a complessità di tecniche di fecondazione, proponiamo la semplicità dell?accoglienza ? ha concluso Griffini -: basta un sì al bambino che chiede di essere accolto e scopre qualcosa di immensamente grande. Un sì che possono dire tutte le famiglie italiane, non solo quelle sterili?.
La sessione pomeridiana, dal titolo ?La rete solidale dell?accoglienza?, si è aperta con la riflessione di don Maurizio Chiodi, docente di teologia morale alla Facoltà Teologica dell?Italia Settentrionale di Milano, sul senso e le prospettive dell?accoglienza familiare cristiana.
L?intervento di Marco Lora, direttore del Forum della Associazioni familiari, dedicato a ?Fidarsi insieme della vita: l?avventura collettiva dell?accoglienza?, precederà la seconda parte di testimonianze di comunità e associazioni familiari.
L?esperienza delle reti familiari a servizio dei bambini è messa a confronto nelle testimonianze di famiglie della comunità ?La Goccia? di Macerata e dell?associazione ?La Tenda? di Mestre, due esempi di come possano sorgere reti e gruppi di persone e famiglie proprio in ragione delle esperienze di accoglienza.
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