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Adozioni, gli enti salgono sull’Aventino

ai ferri corti 30 sigle su 70 autorizzate hanno chiuso i rapporti col governo

di Redazione

I Coordinamenti Cea e Talenti, che insieme rappresentano 30 su 70 enti autorizzati alle adozioni, hanno deciso di sospendere i rapporti di collaborazione con la Cai – Commissione adozioni internazionali.
Lo scorso 17 settembre, in assenza di queste due rappresentanze, si è svolto il primo di una serie di tavoli di discussione sulle Linee guida approvate nel luglio scorso. La delibera, mai pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è vincolata agli incontri di questi giorni con i vari enti (il primo sulla modulistica, il secondo sulle intese tra gli enti, il terzo sulla Carta dei servizi). Per questo, in assenza di una parte importante delle associazioni, si apre una fase di grande incertezza. I motivi della frattura riguardano questioni di principio: da un lato, rimproverano gli enti “ribelli”, l’atteggiamento e lo stile della Commissione fanno pensare che la sussidiarietà in qualche modo ultimamente sia stata vanificata da un’incipiente forma di statalizzazione. «Quasi come se le adozioni fossero un servizio dello Stato esternalizzato al privato sociale, quando è esattamente il contrario», commenta Stefano Bernardi di Enzo B.
Altro problema. Sempre dal punto di vista degli enti è venuta meno la concertazione ovvero il dialogo necessario per far procedere la “macchina” delle adozioni internazionali secondo una politica coerente e ascoltando la posizione di tutte le realtà che vi operano. Da ultimo, ma non meno rilevante, la delibera approvata a luglio non presenta quasi alcun orientamento relativo alla cooperazione allo sviluppo e alle attività all’estero, elemento fondante per far procedere il sistema. Tutte queste preoccupazioni, finora inascoltate, hanno quindi spinto i due coordinamenti ad una netta presa di posizione, in attesa di un segnale dallo stesso presidente della Cai, il sottosegretario Carlo Giovanardi. Cea e Talenti stanno valutando anche un’eventuale impugnativa al Tar della delibera sulle Linee guida.


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