Non profit

Affari Esteri-Touadì botta e risposta sul Sahel

di Redazione

In merito all’intervento di Jean-Léonard Touadi apparso su Vita del 23 marzo scorso, e relativo alla drammatica situazione in cui versa la regione del Sahel colpita dalla carestia, si desidera sottolineare che il ministero degli Esteri, attraverso la Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo, è tradizionalmente impegnato in interventi umanitari nel continente africano. È il caso recente del Corno d’Africa, che ha richiamato immediati ed ingenti interventi di emergenza da parte italiana a favore delle popolazioni colpite dalla carestia. E sarà, analogamente, il caso del Sahel, dove da anni sono attuati interventi di cooperazione, particolarmente rivolti al sostegno di quattro Paesi più colpiti dal degrado socio-economico (Niger, Mali, Burkina Faso, Senegal) e dove si rivolgeranno ulteriori, rapidi interventi per rispondere all’attuale, gravissima crisi umanitaria che ha colpito la regione. Tale impegno avviene ? è il caso di sottolinearlo ? malgrado le pesantissime riduzioni operate sul bilancio della Cooperazione, che può contare oggi sul 15% delle risorse di cui disponeva solo cinque anni fa.
In merito allo “scandalo” dei 29 esperti di cooperazione citato dal giornalista, come è stato illustrato nel corso di un’apposita conferenza stampa dal direttore generale della Cooperazione allo sviluppo insieme ai vertici della Guardia di Finanza, si è trattato di una truffa operata ai danni del ministero degli Esteri da professionisti non appartenenti al ministero stesso, e portata alla luce dai competenti uffici della Cooperazione, che ne hanno fatto immediata denuncia agli organi giudiziari. Tale operazione si inquadra nell’ambito dei regolari controlli effettuati affinché vengano rispettate tutte le norme e le procedure istituite proprio a tutela del corretto impiego, da parte non solo della pubblica amministrazione ma di tutti coloro che con essa lavorano, del denaro pubblico. Trasparenza e buona amministrazione di cui, una volta tanto, ci si stupisce di essere accusati.
ministero degli Affari Esteri
Servizio per la Stampa e la comunicazione istituzionale

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