Famiglia
Affidi, le famiglie fanno legge
La Comunità Papa Giovanni XXIII propone una riforma della 149. Il 20 dicembre in discussione alla Bicamerale: enti protagonisti al fianco dei servizi
di Redazione
L?affido è in crisi? Ci pensano le associazioni di famiglie affidatarie,proponendosi come interlocutori privilegiati delle istituzioni nella gestione del sistema. E si mettono in gioco, con una proposta di modifica alla legge 149 del 2001, presentata al convegno dell?associazione Papa Giovanni XXIII (Chiudere gli istituti o dare una famiglia) lo scorso 4 dicembre, che prevede proprio il riconoscimento del ruolo primario delle associazioni. Ed è proprio la comunità guidata da don Oreste Benzi, assieme all?associazione Famiglie per l?accoglienza, a far da capofila all?iniziativa.
L?idea è quella di creare un?alternativa ai servizi sociali nel ruolo di mediatori tra il tribunale e le famiglie. «C?è un nuovo soggetto che può entrare in campo», chiosa Walter Martini, responsabile minori e affido della Papa Giovanni XXIII, «anzi, in campo c?è già da un po? di tempo». L?obiettivo è riconoscere e ampliare il loro ruolo, attraverso compiti specifici: accogliere e inserire il minore in una famiglia appartenente all?associazione, mantenere i rapporti con il Tribunale e con il Comune, supportare e vigilare sulle famiglie affidatarie. «Si tratta di una possibilità» si legge nel testo della pdl di modifica, «non di una possibilità esclusiva», da utilizzare soprattutto nel caso di affidi non consensuali.
Le associazioni si mettono in gioco, dunque, per rispondere a quello che Ermenegildo Cicciotti dell?Istituto degli Innocenti definisce una «crescita costante, ma non sufficiente dell?istituto dell?affido». In tutto, sono 13mila le famiglie che hanno deciso di accogliere in casa un bambino in affido (in crescita rispetto alle 10mila di sei anni fa). Ma «l?affido tramite associazione », fa notare Martini, «oltre a tutelare di più i bambini, responsabilizza gli affidatari, offre sostegno e aiuto in momenti di difficoltà e può garantire l?accoglienza dei minori anche oltre la maggiore età».
La proposta di modifica della 149 è stata accolta con favore dal sottosegretario alle politiche sociali Franca Dosaggio, che ha annunciato che presenterà la proposta alla Bicamerale Infanzia del prossimo 20 dicembre. La vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, Luisa Santolini va oltre, facendo propria l?idea e proponendo una sorta di ?rivoluzione copernicana? dell?affido: «E gli operatori in questo nuovo contesto che fanno? Non vanno a casa, ma si mettono al servizio delle famiglie, le vere protagoniste dell?affido, come professionisti che supportano l?accoglienza ». Un?idea già in via di sperimentazione a Rimini, come ha annunciato l?assessore alle Politiche sociali, Stefano Vitali: «Stiamo pensando di avviare un progetto pilota, per potenziare le strutture di sostegno alle famiglie attraverso un pool di specialisti (psicologi, assistenti sociali etc..) che accompagnino l?accoglienza».
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