Mondo

Afghanistan, Vernetti: “Resteremo, ma gli Usa hanno commesso errori”

Intervista al sottosegretario agli Esteri al Corriere della sera

di Redazione

“Resteremo in Afghanistan e rilanceremo la nostra presenza precisando le caratteristiche della missione”. Lo afferma al ‘Corriere della Sera’ il sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti, secondo il quale ”tra le ipotesi di possibile sviluppo c’e’ la collaborazione doganale da compiere con la Finanza”. Con una delega per l’Asia alla Farnesina, il sottosegretario che a giugno andra’ in missione a Kabul commenta cosi’ gli incidenti scoppiati lunedi’ quando i militari americani hanno investito alcuni passati: ”Di sicuro -dice Vernetti- c’e’ stata una reazione eccessiva, non e’ quello il modo di stabilizzare il Paese. E’ stata compiuta una serie di errori che hanno concorso ad aumentare paurosamente la tensione, e non ne abbiamo bisogno”. Errori degli americani, dice il sottosegretario, ”anche se gli elementi dei quali disponiamo ci dicono che c’e’ stato qualcosa di piu’ di una spontanea protesta: e’ stata organizzata in’azione militare che da quegli errori ha preso spunto”. Considerando che ”in Afghanistan c’e’ ancora molto da fare”, il senatore dell’Ulivo si dice ottimista e sottolinea: ”Vedo sulla carta geografica che tutto il Nord del Paese e’ cosiderato a basso rischio, e lo dico secondo i parametri impiegati dagli operatori umanitari. Le zone estremamente rischiose -dice Vernetti- sono a sud. In mezzi c’e’ una zona grigia. La nostra azione continua”. Come? ”Abbiamo 148 civili che lavorano nella cooperazione e sviluppo -dice- con le ong sono molti di piu’. Abbiamo 1356 soldati, di questi 834 sono a Kabul e 522 a Herat”. Sulle richieste degli alleati di maggior impegno italiano Vernetti ricorda che ”e’ incorso una valutazione della Difesa, sulla quantita’ si sta discutendo -dice- Ne parleranno anche D’Alema e la Rice -conclude- quando il ministro andra’ a Washington”

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