Mondo
AFRICA. Da Dakar a Bamako la solidarietà va in bici
Un'iniziativa dell'Unione Italiana Sport Per tutti che sul percorso coinvolge le ong impegnate in progetti di sviluppo
di Redazione
Da Dakar a Bamako in sella a una bicicletta. Parte oggi l’iniziativa “Dakar-Bamako, il silenzioso tour della solidarietà” nasce su iniziativa dell’Uisp – Unione Italiana Sport Per tutti – in collaborazione con il comitato “Bici D’Italia in Africa” e coinvolge le Ong che lavorano sul territorio toccato dal percorso.
Dal 16 al 24 marzo si svolgerà l’edizione zero: un ristretto gruppo di opinion leader (testimonial sportivi, scrittori, giornalisti, esponenti della cultura, delle istituzioni, delle imprese) sperimenterà l’intero percorso e racconterà l’esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica e creare occasioni di raccolta fondi da destinare ai progetti sul campo. Un tour che serve anche a preparare la prima edizione, nel 2010, con la partecipazione di 100/150 ciclisti sensibili all’idea di fare del cicloturismo solidale.
Nella prima tappa il gruppo inconterà l’ong italiana ACRA con la visita al progetto Microjardin, una tecnica di coltivazione familiare che combatte la povertà nelle aree urbane.
Sono 14 i ciclisti italiani che parteciperanno quest’anno: tra loro anche il pluricampione olimpico Daniele Masala pronto a dimostrare che sport e impegno sociale sono facce della stessa medaglia. Le tappe previste sono 4, da mercoledì 18 a sabato 21: Dakar-Joal; Mbour-Kaolack; Kaolack-Thiès; Thiès-Dakar.
I ciclisti italiani presenti pedaleranno assieme ai numerosi partecipanti locali, coinvolti grazie alla collaborazione del Comitato olimpico, della Federazione ciclistica e del ministero dello Sport e dalla Gioventù senegalese. Contribuiranno alla realizzazione del progetto Peace Games, l’Ong dell’Uisp, e altre Ong come Acra, Cisv, Cospe, Lvia e Terra Nuova che hanno attivato progetti di cooperazione internazionale nei due paesi.
«Si tratta dell’edizione zero, getteremo le basi per un tour ciclistico caratterizzato per lo spirito di solidarietà e per promuovere un’idea di sostenibilità ambientale e sociale» spiega Carlo Balestri, responsabile del settore internazionale Uisp «Si tratta innanzitutto di un’azione, un evento sportivo finalizzato a creare socialità e aggregazione. Sarà un modo poi per conoscere e raccontare alcuni progetti di cooperazione internazionale che sono già attivi, per capire quali sostenere in futuro e attraverso quali modalità».
La “Dakar-Bamako, il silenzioso tour della solidarietà” è portatrice di una diversa idea di sport, attenta alle esigenze sociali ed ambientali, aperta al contributo e alla partecipazione di tutti, vicina alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti. Attraverso il “silenzioso” scorrere delle biciclette l’Uisp e Bici d’Italia in Africa lasceranno sul territorio un segno tangibile del passaggio della carovana dello sport e della solidarietà, connotato dalla cooperazione e dallo scambio con le popolazioni residenti.
Sport e solidarietà, la dinamica del Tour: all’arrivo di ogni tappa, in ognuno dei centri toccati, saranno realizzati incontri con i responsabili di progetti di cooperazione internazionale già avviati sui
territori o in fase di realizzazione. Il “silenzioso tour della solidarietà” col suo passaggio attiverà ulteriori progetti, soprattutto di carattere sportivo, come ad esempio realizzazione di strutture, formazione di
operatori o fornitura di attrezzature e materiale sportivo.
Le Istituzioni locali saranno coinvolte nel progetto insieme alle comunità ed alle popolazioni delle località toccate dal tour, ed il progetto sarà sviluppato assieme al Comitato Olimpico Maliano ed a quello Senegalese, alle Federazioni ciclistiche e ai Ministeri dello Sport e della Gioventù dei due paesi interessati dalla corsa.
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