Non profit
Agli italiani piace, ma non sanno cos’è
L'80% si dice favorevole allo sviluppo di questo settore. Lo dice l'indagine di Aper GrandEolico
di Redazione
La maggior parte degli italiani ”conosce l’eolico per averlo visto in televisione ma non ha capito esattamente come funziona. C’è però un’informazione generale che basta ad avere un’idea positiva di questa nuova fonte di energia”. Così il sondaggista Renato Mannheimer, commenta l’indagine che Aper GrandEolico ha condotto attraverso l’istituto di ricerca Ispo dove emerge un’80% della popolazione favorevole allo sviluppo di questo settore dell’energia nel nostro paese.
Un risultato importante, accolto dalle aziende di settore, promotrici di Aper GrandEolico, come un segnale positivo per il futuro. ”Per noi è una conferma fondamentale”, commenta Carlo Durante, amministratore delegato di Maestrale Green Energi. ”E’ importante la sensibilità acquisita dagli italiani ma c’è ancora una scarsa comunicazione del territorio. Ed è proprio questo il problema che può far nascere e alimentare certi fantasmi”.
Se l’opinione pubblica è favorevole, quindi, per Paolo Guaitamacchi, amministratore delegato ‘Le fattorie del vento’, ”si tratta di capire perché parte della stampa e delle istituzioni sono invece contrari e scettici”. In particolare ”il processo autorizzativi è particolarmente difficile e riteniamo che ci sia un’errata percezione da parte di questi enti di quello che potrebbe essere l’accoglienza di questi impianti”.
”Gli investimenti però vanno avanti” commenta Pierfrancesco Rimbotto, presidente di Infrastrutture. ”Quello che auspichiamo è di avere dei processi sempre più trasparenti e oggettivi per lavorare meglio”. Il 2009 è stato proprio l’anno della conferma per lo sviluppo dell’eolico. E per il prossimo anno ”speriamo si confermino i trend degli ultimi anni. In due anni consecutivi abbiamo superato i 1000 megawatt installati all’anno. Il trend quindi dovrebbe essere positivo”.
Le rinnovabili quindi anche per l’opinione pubblica rappresentano un volano di innovazione per il Paese. Un’opinione condivisa anche dal parlamentare del Pd, Ermete Realacci: l’eolico e le rinnovabili in generale ”rappresentano una scelta di buon senso. Bisogna però vedere se anche il governo fa parte di questo 80% perché la decisione presa di sospendere il ritiro dei certificati verdi in maniera obbligatoria è un duro colpo per le rinnovabili: Occorre che questi fonti abbiano una stabilità di incentivi nel tempo”.
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