Non profit

Alcol e droga, la prevenzione è una questione elementare

di Redazione

Non è mai troppo presto per far conoscere i rischi connessi all’uso di cannabis e alcol e fare prevenzione. Parte da qui il progetto lanciato da Moige – Movimento genitori italiani, con il dipartimento Politiche antidroga e Iss, “Elementare, ma non troppo…”.
«Esiste una tendenza al consumo di droghe e alcol in particolare nella popolazione giovanile e l’aspetto più preoccupante è rappresentato dalla “normalizzazione sociale” del fenomeno», afferma la presidente del Moige, Maria Rita Munizzi. I dati del fenomeno, riportati dallo studio Sps-Ita 2011 del Dpa, giustificano l’allarme: uno studente su 4 tra i 15 e i 19 anni ha sperimentato la cannabis, 1 su 33 ha assunto cocaina almeno un volta. Sul fronte alcol il 13,4% dei ricoveri per intossicazione alcolica riguarda giovani al di sotto dei 14 anni.
«Il tema della droga e dell’alcol non può essere affrontato con superficialità e sufficienza. Occorre superare l’attenuante, di sessantottina memoria, della differenza tra droghe pesanti e leggere. La droga è droga!», continua Munizzi che, di fronte al persistere del fenomeno, chiede azioni concrete come «l’innalzamento da 16 a 18 anni del divieto di vendita e somministrazione di alcolici: è una misura che non può più essere procrastinata».
Il progetto avrà durata biennale e interesserà 50 scuole elementari coinvolgendo 15mila bambini, i loro genitori e duemila insegnanti. Iniziato nelle scuole del Lazio, entro maggio saranno toccate le scuole di altre sei regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Campania. Previsti open day dedicati all’informazione, prevenzione e contrasto dei comportamenti a rischio. Tra le attività per i bambini anche la realizzazione di disegni e un concorso per le scuole: i migliori 12 disegni saranno inseriti in un calendario per il 2013.
«Noi genitori chiediamo di non essere lasciati soli nella complessa sfida educativa: solo con gli sforzi di tutti possiamo impedire l’accesso a questi prodotti dannosi per la salute e il benessere dei nostri figli», è l’appello di Munizzi.

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