Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Famiglia & Minori

Amici uniti per battere il cancro

Dal dramma una speranza nuova.Nasce dall'esperienza di giovani dai 18 ai 35 anni colpiti dal cancro.

di Rosanna Schirer

Dal dramma una speranza nuova. Nasce dall’esperienza di giovani dai 18 ai 35 anni colpiti dal cancro, Alteg, Associazione lotta ai tumori in età giovanile di Roma, gruppo impegnato ad aiutare i pazienti e le loro famiglie. Un sostegno innanzitutto psicologico in una fase terribile della vita: com’è noto, ogni neoplasia cresce più velocemente se l’organismo attaccato è ancora giovane. Il gruppo, che vanta un comitato scientifico formato da operatori specializzati anche di fama internazionale e un centinaio di soci, opera per migliorare l’informazione, la prevenzione e la diagnosi, intesa anche come ricerca di soluzioni per favorire l’integrazione sociale e psicologica, legata al tumore. Tra gli scopi dell’Alteg spicca l’esigenza di uno scambio concreto di esperienze e di testimonianze di malati e dei loro famigliari. «Tra i giovani», spiega il presidente Giorgio Ratti, «è più facile parlare di solidarietà. Si ottiene attenzione, e in più tra loro comunicano meglio di quanto non facciano con gli adulti. Infatti è stato fondamentale creare una rete di comunicazione, attiva da pochissimo, via Internet. Si tratta di raccogliere informazioni e consigli, anche dall’estero e in positivo, garantendo, ovviamente, l’anonimato». Tra gli obiettivi del gruppo spicca la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni a una maggiore attenzione verso i problemi di giovani e familiari costretti a lottare contro un tumore, ad affrontare un difficile percorso fatto di strutture spesso inadeguate, di disfunzioni e di cure pesanti come la chemioterapia. Soprattutto perché chi è chiamato ad affrontare un malattia così pesante non riesce davvero a sopportare disfunzioni e problemi burocratici. (Rosanna Schirer)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA