Anni dopo Per un pugno di libri, Patrizio Roversi torna a condurre una trasmissione che ha i libri per protagonisti: Ultima razzia.
Una razzia culturale sullo sfondo di un megastore… Perché?
Il megastore è il paese dei balocchi: c?è tutto ciò che vuoi. Libri, cd, dvd, la comunicazione elettronica. Nel reparto tecnologico trovi un mucchio di gente arrapata: sembrano piccioni quando butti una manciata di mais.
In trasmissione avete un carrello enorme: quanti sono i libri che cambiano la vita?
Un libro non può cambiare la vita. Ci sono tanti libri che ti nutrono, quello sì. Cercare il libro della vita è come chiedere «qual è la volta in cui hai mangiato?»; non c?è una volta, si continua a mangiare, anche cambiando.
Se lei fosse un ospite di Ultima razzia, che cosa prenderebbe?
Tutta la letteratura di viaggio, a metà tra filosofia e antropologia: Stevenson, Kipling, Sepulveda, Chatwin. E i gialli che raccontano luoghi, come Camilleri. Un libro è la miglior pista di decollo che conosco.
Cosa fa VITA?
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