Welfare

Ashoka Italia ha quattro nuovi fellow

La rete globale terrà per la prima volta il suo evento annuale a Roma il 22 marzo e presenterà i nuovi imprenditori sociali che operano nel nostro Paese: Carlo Stasolla (Associazione 21 Luglio); Daniel Tarozzi (Italia che Cambia); Massimo Vallati (Calciosociale) ed Eleonora Voltolina (Repubblica degli Stagisti)

di Redazione

Risposte concrete ai problemi sociali – Come gli imprenditori sociali cambiano l'Italia. È questo il titolo dell’evento annuale di Ashoka Italia, punto di riferimento nell’ecosistema italiano dell’innovazione sociale. Il 22 marzo per la prima volta a Roma (al Palazzo Bnl – dettagli in agenda online) quello in programma è l’occasione per la presentazione dei quattro nuovi fellow italiani, innovatori sociali, che, rivoluzionando i settori in cui operano hanno prodotto sia nuovi posti di lavoro che cambiamenti sociali ad alto impatto.

Ashoka, in Italia dal 2014, è la più grande rete globale di imprenditori sociali che da 37 anni seleziona, forma e connette innovatori sociali di tutto il mondo, rendendo il loro impatto più sistemico. Ai fellows selezionati, imprenditori sociali attivi in tutto il mondo viene fornita una borsa di studio pluriennale e l'accesso alla rete globale per un supporto illimitato. Lo slogan è Everyone a Changemaker. Fondata nel 1981, opera in 93 Paesi e conta più di 3.500 Fellows con 43 uffici operativi nei 5 continenti. Per il secondo anno consecutivo Ashoka è stata appena confermata la quinta ong più influente al mondo per innovazione e impatto.

I 4 imprenditori sociali selezionati quest'anno come Fellow vanno ad aggiungersi alla comunità di Ashoka Fellow italiani, che conta già 10 membri. I Fellow italiani operano in svariate regioni e in settori diversi: dal reinserimento sociale all'uguaglianza di genere, dalla lotta alla criminalità organizzata all'innovazione in campo medico.

I quattro nuovi fellow sono:
Carlo Stasolla – Associazione 21 Luglio: lavora per trasformare il modo in cui il governo italiano affronta la marginalizzazione delle popolazioni Rom, attraverso un approccio che individua i fallimenti governativi proponendo al tempo stesso una soluzione basata su incentivi economici e il rispetto dei diritti umani.
Daniel Tarozzi – Italia che Cambia: attraverso un'apposita architettura informatica, favorisce la connessione e la collaborazione tra imprenditori sociali in Italia e in Europa, permettendo da un lato una migliore risposta alle problematiche sociali e dall'altro un'informazione più accurata sulle tematiche sociali, spostando il focus tradizionalmente negativo dei media verso un approccio più costruttivo.
Massimo Vallati – Calciosociale: attraverso nuove regole calcistiche, lavora per ovviare alla diffusione di valori negativi del calcio moderno, promuovendo l'educazione a valori più inclusivi. Il suo progetto, nato a Corviale, una difficile realtà della periferia romana, trasforma il gioco in strumento di aggregazione e partecipazione comunitaria, diffondendo una narrativa di fair play e di anti violenza che sta trovando positive repliche in altre aree d’Italia e del mondo.
Eleonora Voltolina – Repubblica degli Stagisti: attraverso la testata online "Repubblica degli Stagisti", Eleonora affronta le tematiche della disoccupazione giovanile e delle condizioni di lavoro ingiuste per i giovani, garantendo la corretta informazione sul tema ed esercitando, allo stesso tempo, pressione politica.

L'evento romano sarà anche l'occasione per premiare i giovani under 19 che hanno elaborato idee e risposte concrete per contrastare la corruzione nella propria comunità: sono i Giovani Changemaker, vincitori del concorso Generazione Anticorruzione, in collaborazione con Riparte il Futuro, organizzazione che ha l'obiettivo di raccogliere e sviluppare varie iniziative per la lotta alla corruzione in Italia e all'estero. Dal 2013 è impegnata nel rivolgere petizioni ai decisori, per ottenere il cambiamento legislativo necessario per prevenire e contrastare la corruzione, e nel sensibilizzare quotidianamente l'opinione pubblica e formare i cittadini agli strumenti di contrasto al fenomeno.

In apertura photo by David Clode on Unsplash

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