Non profit

Auser e Ai.Bi. lanciano l’incontro di solidarietà

Il progetto initolato "Prima e Terza età, un incontro di solidarietà" mira, mettendoli in relazione, ad aiutare infanti e anziani

di Redazione

Il prossimo 6 ottobre al Cinema Adriano a  Roma e al Ducale a  Milano, alle ore 16.00,  gli anziani dell’Auser, insieme ai loro nipoti, potranno assistere gratuitamente all’anteprima  del nuovo film Disney·Pixar “Up”.
Il film, che verrà lanciato in tutta Italia a partire dal 15 ottobre, racconta la storia di Carl Fredricksen, un anziano signore  di 78 anni venditore di palloncini, e di  Russell un bambino di 8 anni. L’anziano signore inasprito dalla solitudine, per tenere fede ad una promessa fatta e sfuggire al ricovero in una casa di riposo, si rimette in gioco e parte all’avventura. Un viaggio che dovrà condividere, in modo inaspettato, con il piccolo Russell. Una storia emozionante, un viaggio straordinario all’insegna dell’avventura, dei sentimenti e della solidarietà fra le generazioni. Carl infatti diventerà il nonno adottivo di Russell. «La scarsità di relazioni è una patologia sanitaria oltre che sociale», sottolinea Michele Mangano presidente nazionale Auser, «L’anziano ha bisogno di sentirsi utile e importante soprattutto se solo o se abbandonato da nipoti ormai grandi o da figli lontani. Questo progetto AiBi ed Auser  ridarà speranza e voglia di vivere a tanti anziani e bambini».
Durante l’anteprima di Roma, al Cinema Adriano, verrà lanciato il progetto “Prima e Terza età, un incontro di solidarietà”, promosso  da Auser e Ai.Bi. (associazione Amici dei Bambini) alla presenza dell’attrice Virna Lisi testimonial di Ai.Bi. e volto della Campagna Stampa. «Ho sempre ritenuto la famiglia la cosa più importante della mia vita. Sono nonna di tre splendidi nipoti che colorano le mie giornate e sono fonte inesauribile di gioia. Non so chi sarei stata se non fossi cresciuta in una famiglia, la mia», afferma Virna Lisi, «So che sono una donna fortunata e proprio per questo non riesco a non pensare ai milioni di bambini abbandonati nel mondo. Sì perché ci sono bambini che crescono soli, senza amore, senza futuro. Di abbandono si muore ma nessuno ne parla e io sento il bisogno di testimoniare che si può e si deve fare qualcosa. E siamo proprio noi nonni a poter dare l’esempio. Ci sono bambini lontani che aspettano solo di trovare qualcuno che si occupi di loro, bambini che desiderano essere nipoti e anziani che vogliono essere nonni».
Il progetto consiste nell’avvicinare, attraverso l’adozione spirituale, gli anziani, che chiedono di sentirsi ancora utili e importanti, ai bambini abbandonati negli orfanotrofi. Il tempo vuoto degli anziani, riempito dalla relazione con i bambini abbandonati cambierà due destini e li riconsegnerà alla vita. «Sono 145milioni i bambini costretti a vivere un limbo affettivo, senza amore né calore. Aspettano solo che una famiglia li accolga, anche se da lontano», dice Marco Griffini Presidente e Fondatore dell’Associazione, «Ecco la meraviglia di questa iniziativa: per ogni bambino un anziano che possa fare da nonno; per ogni adolescente un anziano che possa dargli la possibilità di studiare o di essere avvicinato al mondo del lavoro».

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