Welfare

AUSER. I vantaggi del fare volontariato da anziani

Presentata a Roma la proposta dell’Auser per una legge quadro sull’impegno civile degli anziani

di Redazione

Anziani che scelgono il volontariato, individuano i problemi e li risolvono, che possono progettare, organizzarsi, essere autonomi. Il tutto in un quadro di sostegno che offra agli anziani che scelgono l’impegno civile, la possibilità di accedere ad un ampio “schema di benefici sociali” come riconoscimento del loro contributo fornito alle comunità in cui vivono. È questo  il cuore della proposta avanzata ieri dall’Auser nella tavola rotonda “Impegno civile degli anziani, una legge possibile una legge necessaria”  organizzata in occasione della assemblea nazionale dei delegati.

Fondamentale il ruolo degli Enti Locali che valutano e validano progetti e proposte. Se le attività proposte e  promosse dagli anziani hanno un valore sociale riconosciuto, ricevono dal comune degli incentivi a continuare tale attività.
I progetti validati devono diventare oggetto di convenzioni in base alle quali gli anziani si impegnano a realizzarli ed  acquistano il diritto ai benefici sociali.
«Un vero e proprio esercizio di democrazia  dal basso – ha detto il presidente nazionale Michele Mangano – che consenta agli anziani di manifestare tutta l’autonomia di cui sono capaci». «È una scelta di protagonismo dal basso – ha detto Andrea Olivero portavoce del Forum del terzo settore – si  parte dalle persone, dalle comunità e questo  rapprensenta un grande punto di forza del progetto Auser»
L’onorevole Livia Turco ha invece sottolineato  l’importanza di «fare del bene per stare bene» e che «la proposta fa crescere il senso civico in un momento in cui se ne avverte un fortissimo bisogno».

La proposta Auser
Si tratta di “incentivi” piuttosto che di “corrispettivi”. Un incentivo non implica, anzi esclude, l’esistenza  di una controprestazione: in nessun caso chi riceve un incentivo agisce per conto di chi lo ha conferito. Se gli incentivi sono conferiti da un’amministrazione pubblica, occorre che le attività rivestano un profilo di interesse generale. La proposta Auser prevede Crediti Sociali che sono inquadrabili in diverse tipologie d’intervento da parte dell’ente locale e cioè esenzioni e buoni.
Per le esenzioni, i comuni possono riconoscere l’impegno civile degli anziani consentendo loro di fruire gratuitamente di alcuni servizi che gestiscono: opportunità culturali, formative, ricreative e trasporti locali.

L’altro strumento di riconoscimento può essere quello di ottenere, dal comune dove si svolge l’attività volontaria, una certa quantità di “buoni” utilizzabili per accedere ad una gamma ampia di beni e servizi collegati a particolari forme di impegno del tempo libero in settori come “socialità, cultura, esercizio fisico e vacanze”.
In nessun caso incentivi, esenzioni, rimborsi, buoni, possono prefigurare forme ambigue e nascoste di remunerazione.  Nel caso dei buoni, essi vengono assegnati in quantità corrispondente al livello dell’impegno e vengono autonomamente gestiti dall’associazione.

«Con questa proposta – ha ricordato il presidente Mangano-  che si aggiunge a quella altrettanto importante della legge d’iniziativa popolare sull’apprendimento permanente degli adulti, che invitiamo a sostenere attraverso la raccolta delle firme, riteniamo di dare un ragionato e valido contributo alla definizione di una politica sull’invecchiamento attivo che ancora manca nel nostro Paese».

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.