Welfare
Azzano Decimo torna a escludere gli immigrati
Nuova polemica attorno alla delibera della Giunta leghista
di Redazione
Azzano Decimo ci riprova. Quando nel 2008 il sindaco leghista di Azzano Decimo (Pordenone), Enzo Bortolotti, negò agli immigrati extracomunitari (ma anche a quelli con cittadinanza romena e bulgara) l’accesso all’assistenza sociale, in particolare negando il “reddito di cittadinanza” previsto dalla legge regionale del Friuli Venezia Giulia per i meno abbienti, su denuncia dell’Asgi la Commissione europeaprospettò una possibile violazione della normativa UE, chiese al Governo italiano di presentare le proprie osservazioni in proposito e aprì una procedura preliminare di infrazione del diritto UE. Nell’ottobre 2010 l’ordinanza n. 4/2008 fu revocata e la Commissione europea sospese il procedimento.
Ora però Azzano Decimo ci riprova. Ancora l’Asgi infatti denuncia come lo scorso 26 ottobre 2011 la Giunta abbia approvato all’unanimità una delibera recante “Modifica-integrazione al “Regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi”, che disciplina e regolamenta il sistema integrato di interventi e servizi sociali ed assistenziali in favore di cittadini extracomunitari e comunitari”. Nel Regolamento comunale vengono quindi inserite due norme volte tra l’altro a definire i presupposti per il riconoscimento delle prestazioni sociali ed assistenziali per i cittadini stranieri, comunitari e non.
L’ASGI chiede alla Commissione europea di riaprire nuovamente la procedura di infrazione del diritto europeo. Secondo l’Asgi infatti tali modifiche reintroducono in una nuova veste nell’ordinamento comunale le disposizioni della precedente ordinanza del Sindaco di Azzano Decimo n. 4/2008 dd. 23 gennaio 2008, reintegrando le medesime finalità discriminatorie nei confronti dei cittadini di Stati membri dell’UE e di Stati terzi regolarmente soggiornanti nel territorio del Comune di Azzano Decimo, in aperta violazione di norme del diritto nazionale ed europeo.
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