Famiglia
Banlieue: nessun cambiamento per le periferie
Un sondaggio rivela che per l'82% dei francesi non è stato fatto nulla per le banlieue
di Redazione
Sono passati tre mesi dall’ inizio delle violenze nelle banlieue e per l’ 82% dei francesi nulla e’ cambiato. Come e’ emerso dal sondaggio ‘Oggi in Francia’, realizzato dall’ istituto CSA per il giornale Le Parisien, gli intervistati hanno fatto le loro constatazioni senza appello: domina ovunque l’inquietudine e l’ impazienza. Secondo l’ 82% del campione non e’ stata messa in atto alcuna soluzione che faccia fronte alle difficolta’ di questi quartieri svantaggiati: in particolare, questa considerazione e’ condivisa dal 90% degli intervistati che hanno meno di 30 anni. Inoltre l’ 86% degli intervistati ritiene che le violenze si ripresenteranno in futuro. C’ e’ un clima collettivo di ”sfiducia nel potere politico che dopo trent’ anni di disinteresse verso i problemi dell’ integrazione, della scolarita’ e della malavita nelle periferie inventa soluzioni poco credibili e inefficaci”, ha scritto il giornale commentando i risultati. E’ semmai tra chi vive ogni giorno nella banlieue che i francesi pensano di ”trovare la soluzione per migliorare la situazione”: lontano da governi e sindacati ma piuttosto tra chi e’ nella stessa condizione come le associazioni di volontariato (per l’ 83% degli interrogati), i servizi sociali, i sindaci e gli insegnanti. ”Questa crisi e’ stata rivelatrice e puo’ servire da acceleratore – ha detto il sociologo Gerard Mermet -. La Francia ha bisogno di stare ai piedi del muro per poter decidere e quindi riuscire a oltrepassarlo”.
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