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Battaglia in casa Ammoune. Mtv sfida Madame Bovary

Sono Lubna, la sorella maggiore. Costretta a far da giudice alle new performance canterine delle ”piccoline” (di Lubna Ammoune).

di Redazione

Casa Ammoune: salotto con porta spalancata, volume della tv che sfiora il massimo, sullo schermo l?ultimo video di Justin Timberlake e sul divano Yasmin e Layla, le mie sorelline, che non gli staccano gli occhi di dosso (la prima si concentra sul cantante, tanto che ha un suo poster in camera, la seconda sulla canzone). Quando finalmente finiscono di guardare Mtv credo di potermi rilassare, ma sono solo un?illusa. Mentre cerco di studiare nella mia stanza sento le ?piccoline? della famiglia che intonano le canzoni appena sentite. Se qualche estraneo dovesse entrare a casa nostra, giuro che le scambierebbe per due aspiranti cantanti. Per la precisione, Yasmin (17 anni) è quella che esercita la sua voce, studiandone soprattutto il timbro e l?espressione, mentre Layla (11 anni) s?impegna a ripetere i passi di danza che ha memorizzato guardando solo due volte il video clip di Beyoncé. Mi hanno nominata loro giuria, per cui ogni volta che provano una new performance mi chiedono di valutarle. Quando puntualmente le guardo attonita perché non capisco cosa cercano di chiedermi, se ne vanno via sbuffando e accusandomi di essere demodé perché non mi trovano mai aggiornata sulle hit della settimana. Con Yasmin esco insieme la mattina, chiacchieriamo un po? e quando poi ci separiamo per continuare ognuna il proprio tragitto, lei tira fuori il suo mp3, io il mio libro di filosofia. Invitiamo spesso a casa nostra gli amici che sempre sottolineano la differenza abissale che separa me dalle mie sorelle (si fanno invitare quando sanno che non ho impegni con Vita e Yalla Italia, mentre quelli di Yasmin e Layla bussano alla porta solo quando non c?è nessun telefilm che seguono – guai se si facessero vivi nel bel mezzo di Grey?s Anatomy o Dr. House!). Rispetto a quando eravamo più piccole, ormai abbiamo molti amici comuni e quando si chiacchiera stiamo tutti insieme (e Layla che dovrebbe uscire per non sentire certi discorsi, ma si rifiuta, perché dice che ormai è una ragazzina e non più una bambina ?sfigata? delle elementari!). Tra i nostri amici c?è Federica, appassionata di telefilm, iscritta alla facoltà Linguaggio dei media e aspirante regista. Un po? sorpresa, una volta mi ha chiesto perché Layla avesse i pantaloni con scritto all?altezza del fondoschiena ?Bad Girl?. La piccolina, che aveva sentito, fiera del suo nuovo acquisto le aveva risposto: «Anche Veronica Mars ne ha un paio simile!». Federica parla usando il vocabolario delle serie tv, ogni volta ci sfida con domande di questo tipo: «Ma se tu fossi una protagonista di Lost, con chi vorresti restare sola su un?isola deserta?»; oppure: «Per piacerti, un ragazzo deve assomigliare a un personaggio di OC o Dawson?s Creek?». E ancora: «Quando siete in Siria, che cosa guardate in tv?». Risultato? Come prevedibile, le mie sorelle sono d?accordo su tutto, mentre io rappresento l?opposizione: Yasmin e Layla vorrebbero essere abbandonate per sempre sull?isola di Lost con Scamarcio o Muccino (io sceglierei decisamente un intellettuale), selezionano i ragazzi secondo la somiglianza o meno con Seth di OC e con Pacey di Dawson?s Creek. Io, come dice Federica prendendomi in giro, con le mie sorelle che fanno il coretto, ho come modello di ragazzo, un ex ragazzo… intellettuale. Quanto alla Siria, quando siamo là guardiamo tutte e tre ciò che ci rifilano i nostri cugini (io mi adatto, loro un po? meno e cercano di sgattaiolare in camera per ascoltare sull?iPod tutte le canzoni trasmesse da Mtv che si sono scaricate prima di partire). Quando rispondiamo al telefono, quasi tutti si confondono con le nostre voci, ma dopo qualche secondo di conversazione, riescono a distinguerci dal linguaggio o da piccole espressioni che usiamo. Un esempio: quando si parla di una coppia in cui qualcuno ha tradito il partner, come nel romanzo di Flaubert, Yasmin la mette così: «La tipa ha fatto le corna al marito andandosene con l?altro»; io invece preferisco l?espressione più soft: «Madame Bovary cade nella trappola dell?amante». E quando suggerisco a Yasmin di contenersi in certi modi di dire, lei mi risponde di parlare come mangio!Quando racconto tutte queste differenze, i più mi chiedono cosa provino i miei genitori ad avere delle figlie così diverse e quando constatano che a casa nostra c?è sempre movimento e mai monotonia, la gente quasi ?ci vorrebbe in affitto?? I poli opposti della famiglia sono assolutamente complementari e l?uno non riuscirebbe a fare a meno dell?altro.

Lubna Ammoune

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