Non profit
BIAGI. Per il 7mo anniversario della morte si parla di Africa
Marco Biagi nell'estate del 1972 si recò, grazie all'amicizia di Don Contiero, il prete dell'Universita' e del Centro Donati, in Africa perche' sentiva, ricorda il sindacato, la voglia di conoscere paesi diversi, di approfondire la solidarietà verso i p
di Redazione
Al ritorno dal quel viaggio con la moglie Marina scrisse quattro articoli, pubblicati su ‘L’Avanti’ nel gennaio 1973 sul valore della cooperazione internazionale. Questi articoli di straordinaria importanza partono dal caso della Tanzania, paese guida nel processo d’indipendenza dell’Africa ma toccano piu’ complessivamente i problemi del continente nero: l’educazione, la democrazia, l’indipendenza e il ruolo della Chiesa.
«Il tema della cooperazione internazionale -ha dichiarato Alessandro Alberani, segretario generale Cisl Bologna in occasione delal celebrazione di ieri- e’ fondamentale per la citta’ di Bologna grazie alla qualita’ delle organizzazioni non governative nate nel nostro territorio (Iscos, Aifo, Amici dei popoli, Cospe, Cefa, Gvc e Nexus) che, con progetti diversi, operano in aiuto dei paesi africani. Il primo obiettivo della nostra iniziativa e’ chiedere alla politica bolognese e a chi la governera’ nei prossimi anni di far divenire Bologna un centro di studio e d’azione sul tema della cooperazione internazionale».
«Il professor Marco Biagi nella sua opera -prosegue il segretario- ha sempre guardato con attenzione ai problemi dei piu’ deboli, ai diritti degli immigrati e degli esclusi. L’elaborazione del Patto di Milano aveva questa logica. Ma lo stesso pensiero di Marco Biagi e’ molto orientato a politiche di comparazione, poiche’ il suo pensiero era molto largo. Sicuramente l’esperienza realizzata con Don Contiero in Africa, quando era ancora universitario, lo ha fortemente orientato a un’attenzione verso i temi della solidarietà». «Parlando di Africa non vogliamo poi nell’iniziativa dimenticare, che nella nostra città vivono piu’ di 7.000 africani regolari, in particolare di provenienza nordafricana, ma sono presenti anche le comunità della Nigeria, del Senegal e dell’Eritrea. Attraverso l’impegno del nostro Centro Servizi Immigrati sappiamo dei terribili problemi che ha l’Africa: le malattie, la poverta’, l’analfabetismo, la carenza di democrazia. Il viaggio che il Papa ha iniziato proprio in questi giorni va nella direzione di ridare centralita’ alla questione africana»’.
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