Lavoro
Biancamaria Cavallini: «Ormai le emozioni e le relazioni sono entrate in azienda»
Dialogo con la psicologa, direttrice di Mindwork e voce del podcast "Troppo poco": «Non solo i giovani: tutti abbiamo capito che possiamo pretendere modalità di lavoro diverse rispetto al passato». L'intervista è contenuta nel numero di VITA magazine di maggio intitolato "Lavoro, adesso scegliamo noi"

Diamo un po’ di fronte a un paradosso. Da una parte il lavoro ha perso il centro che aveva nella vita delle persone, che vogliono spazio e tempo per altre attività. Dall’altra, però, al lavoro si sta chiedendo sempre di più: di essere un mezzo per la realizzazione e la crescita personale, oltre che economica, e soprattutto un luogo di benessere». Biancamaria Cavallini è una psicologa del lavoro, direttrice scientifica di Mindwork e voce — insieme all’autrice Luna Esposito — del seguitissimo podcast di Will Media Troppo Poco sul benessere lavorativo.
«Le persone oggi hanno un rapporto con il proprio lavoro molto più consapevole», spiega Cavallini. «Questo porta a domandarsi anche che cosa ho e cosa non ho all’interno della sfera professionale. Quindi cosa posso e voglio chiedere e magari pretendere». E la prima richiesta oggi è «l’equilibrio vita-lavoro. Tra le motivazioni per cui si lascia un lavoro, c’è sempre più la mancanza di un buon equilibrio vita-lavoro. Questo è diventato l’elemento fondante nella scelta dell’azienda in cui si va a lavorare».
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