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BIELORUSSIA. Il ministro Frattini incontra le famiglie adottanti

A settembre l'Italia proporrà nuove regole sui soggiorni di studio e riporterà l'attenzione sulle adozioni in stand by

di Redazione

In data 24 luglio le famiglie delegate del Coordinamento Famiglie Adottanti in Bielorussia sono state ricevute dal ministro degli esteri Franco Frattini e dai suoi più stretti collaboratori. Il Ministro ha avuto modo di esporre l’intensa e costante azione diplomatica condotta in questi mesi dal Governo italiano volto ad una distensione dei rapporti tra Italia e Bielorussia. Il Ministro ha anche confermato il viaggio in Bielorussia per il 30 settembre volto a contraccambiare la visita del Presidente Lukashenko e a rafforzare i rapporti tra i due paesi.

Nel corso del futuro incontro verrà sottoposto all’attenzione delle autorità Bielorusse anche il tema della valutazione delle successive pratiche di adozione internazionale ricomprese nell’elenco della CAI. Analogamente il Ministro Frattini,  avendo già interessato anche il Ministro Gelmini, intende proporre un accordo quadro alle autorità bielorusse, che se si concretizzasse consentirebbe l’avvio di programmi di interscambio culturale (progetti studio di lungo termine) per i minori di eta’ superiore ai 14 anni. Il Ministro intende proporre  anche modifiche legislative che se approvate rimuoverebbero gli attuali vincoli di eta’ della normativa italiana in merito ai progetti di studio di lungo periodo.

Le famiglie delegate hanno avuto modo di esprimere il loro più sentito ringraziamento per l’attività fin qui svolta. Al fine di garantire i risultati fin qui raggiunti e di consentire il regolare corso della trattativa tra Italia e Bielorussia e non comprometterne gli auspicabili esiti positivi per il futuro dei minori bielorussi, le famiglie delegate del Coordinamento invitano tutte le famiglie, adottanti ed accoglienti, a rispettare rigorosamente gli accordi esistenti tra Italia e Bielorussia, osservando i termini di rientro dei minori e rammentano che il mancato rispetto di quanto sottoscritto dalla famiglia nella dichiarazione di responsabilità avrà conseguenze penali come specificatamente indicato dall’art. 9 del protocollo d’intesa italo bielorusso siglato il 10 maggio 2007.

Di conseguenza, i minori non potranno essere assolutamente trattenuti, senza espressa e formale autorizzazione delle autorità Bielorusse e Italiane preposte, per frequentare dei corsi scolastici presso strutture di formazione italiane, pena il decadere di ogni futura concreta possibilità di accordo sui progetti studio e sulle adozioni e pena la compromissione del sereno e continuo sviluppo dei rapporti tra i due paesi. 

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