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BIRMANIA. La San Suu Kyi testimonierà domani
La leader dell'opposizione Birmana, che ha già subito 13 anni di detenzione, è accusata ingiustamente dal governo per evitare la sua conditatura alle elezioni dell'anno prossimo
di Redazione
Aung San Suu Kyi sarà chiamata domani a testimoniare al processo a suo carico in corso a Yangon (Rangoon). Lo ha riferito uno dei suoi avvocati, Nyan Win,
aggiungendo che non vi sarà abbastanza tempo per discutere la difesa della leader dell’opposizione birmana. La difesa presenterà fra i suoi testimoni anche Win Tin, alto esponente della Lega nazionale per la Democrazia, il partito guidato da Suu Kyi. Fonti del tribunale riferiscono che domani saranno ammessi 30 diplomatici e 25
giornalisti.
La premio Nobel per la Pace e le sue due governanti, sono accusate di aver fatto entrare un cittadino americano, John William Yettaw, nella casa dove Suu Kyi è costretta agli arresti domiciliari. L’uomo è arrivato a nuoto attraverso il lago Inya il 3 maggio ed è ripartito tre giorni dopo per la stessa strada. Suu Kyi è stata
condotta nel carcere di Insein e rischia ora dai tre ai cinque anni.
L’opposizione birmana e la comunità internazionale ritengono che il gesto di Yettaw, che non era stato invitato da Suu Kyi, venga sfruttato dalla giunta militare birmana per mantenere agli arresti la premio Nobel in modo da impedirle di partecipare alle elezioni dell’anno prossimo. Suu Kiy ha trascorso agli arresti domiciliari 13
degli ultimi 19 anni e l’attuale periodo scade il 27 maggio.
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