Welfare

Birmania: l’appello dal Pime, presente da 140 anni

Il Pime ha pubblicato sul suo sito anche due testimonianze dirette dalla Birmania.

di Redazione

Il Pime (Pontificio istituto missioni estere), presente in Birmania da 140 anni, ha lanciato un appello per portare sollievo alle popolazioni colpite dal ciclone Nargis il 2 e 3 maggio scorsi con una campagna chiamata in lingua birmana, “Sanamu mieta” (simpatia e amore), cioè ?Ti sono vicino con amore?.

La forza devastatrice del vento e delle piogge ha colpito le aree della città di Yangon, il delta el fiume Irrawaddy e le regioni costiere dello Stato Mon.

Il Pime è vicino alle popolazioni colpite e si è attivato per portare soccorso immediato con beni di prima necessità. E ha pubblicato sul sito www.pimemilano.com il racconto di due testimoni oculari.

?La gente e’ disperata. I prezzi sono alle stelle!! La scarsità di cibo è assoluta. Muoversi all’interno della città e’ estremamente difficile (mancano taxi e soprattutto autobus) e spostarsi costa in media da 2 a 5 volte più del normale. Si stanno diffondendo notizie di violenze e saccheggi provocati dalle condizioni drammatiche in cui la popolazione si trova. La situazione sanitaria generale e’ alquanto precaria, la possibilità che si diffondano epidemie e’ concreta; l’arrivo imminente della stagione delle piogge peggiorerà ulteriormente la situazione. La città e’ piena di zanzare e si teme una rapida diffusione di febbre dengue. Gli aiuti portati dal governo sono tardivi, e inadeguati. Non ho notizia di alcun bene distribuito alla popolazione civile, al di là di quelli mostrati in tv?.

Yangon, maggio 2008

Racconto di un altro testimone oculare mantenendo il suo anonimato:

Il giorno seguente in molti posti l?acqua ritorna a scorrere dai rubinetti, la città sembra riprendere una vita quasi normale: la gente taglia i rami degli alberi in mezzo a squadroni di militari con motoseghe e gru , i vigili dirigono il traffico, i ragazzi vendono giornali con prime pagine sul ciclone e sul calcio. Le bancarelle di frutta e candele hanno prezzi esorbitanti, le file alle stazioni di servizio sono lunghissime; La benzina è razionata per evitare speculazioni generate dal mercato nero.

Mercoledì incontriamo una colonna con due camion carichi di riso per i soccorsi e un gruppo di militari che con mezzi meccanici spostano i grandi tronchi caduti sulle strade. Nel frattempo il disastro si va lentamente rivelando nella sua entità: la zona del delta dell? Hirrawaddy e’ la più colpita. Le vittime sembrano essere molte di più di quelle inizialmente stimate ma il loro esatto numero si conoscerà tra molto tempo visto che l’accesso alle zone colpite e’ limitato e regolato strettamente dai militari. Anche i soccorsi che si stanno organizzando sono ancora condizionati dall?approvazione del governo che non si sa se ci sarà mai?.

Yangon, maggio 2008

Per info e donazioni: www.pimemilano.com

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