Welfare

Bollini e certificatiUna giungla che pesasulle nostre tasche

intervista al presidente di Confedilizia

di Redazione

Mille bolli – verdi, blu, rossi e azzurri – sulla casa. Una pletora di tasse indirette, dall’impiantistica al condominio fino all’energia e alla sicurezza degli ascensori, che fa felici enti certificatori e artigiani ma rischia di mettere all’angolo i consumatori, strangolati dalle super spese dell’alloggio. Sul tavolo di Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, si affastellano a dismisura codici e normative che impacchettano l’alloggio come un prodotto alimentare, garantito a cinque stelle ma salatissimo. «Si tratta di imposte indirette, sollecitate dalle corporazioni, tuttavia ben più esose che nel resto d’Europa», dice Sforza Fogliani. «Al nuovo governo chiediamo di porre un freno a tutti questi certificati. E soprattutto spingiamo per una riforma del Catasto in senso reddituale e non patrimoniale, come ipotizzato dal precedente esecutivo».
Consumers’ Magazine: Presidente Sforza, perché puntate tanto su questa riforma?
Corrado Sforza Fogliani: L’imposta erariale sul patrimonio di un alloggio è ingiusta e penalizza i contribuenti meno abbienti. È molto più equo orientare il fisco sui redditi effettivi delle persone. Altrimenti una famiglia non potrebbe permettersi neppure di ereditare o di acquistare a rate un alloggio di valore. La patrimoniale sugli immobili è una forma di ghettizzazione sociale. Un riforma che potrebbe dare slancio al mercato immobiliare, oggi ingessato da un’infinità di balzelli, dando impulso alle contrattazioni e moderando pure i prezzi. CM: Un’altra battaglia, che vi vede al momento vincitori, è quella sul “libretto sulla casa”, analogo a quello dell’automobile. È un provvedimento così terribile?
Sforza: Il Consiglio di Stato, dopo un nostro esposto, ha bloccato l’obbligo di fare una radiografia completa dell’immobile. L’ipotesi prendeva in considerazione un check up delle strutture portanti, da aggiornare ogni otto anni per garantire la salubrità dell’immobile, che se non effettuata, al costo superiore a 200 euro per screening, avrebbe limitato le attività di ristrutturazione. Questo libretto avrebbe dovuto fornire un elenco degli impianti tecnici contenuti nel fabbricato, lo stato degli impianti di raccolta delle acque, gli antincendio, gli impianti elettrici e di messa a terra; persino i sistemi d’allarme. Tutte spese che avrebbero dovuto affrontare i proprietari su consulenza di professionisti. Bisogna smetterla di considerare le case degli italiani come un salvadanaio a cui tutti, dallo Stato alle imprese, possono attingere in continuazione. CM:Restano i certificati sull’energia, la sicurezza, gli impianti…
Sforza: La fucina normativa sforna regole senza soste. Il risultato è che in Italia si sborsa più che altrove. Nessuno mette in discussione l’importanza delle norme di garanzia, anche se gli incidenti di natura domestica sono molto bassi. Ma mi domando come sia possibile che i certificati sugli ascensori superino i livelli di sicurezza dettati dall’Unione Europea. In realtà si tratta della pressione delle corporazioni per poter installare e effettuare manutenzioni sulle nostre case. Negli ultimi anni il ministero è stato largo di mano con le facilitazioni. CM:Perché non la convince il bollino di efficienza energetica? Impone bassi consumi, soluzioni di riscaldamento sostenibile e minori costi.
Sforza: Questa certificazione in sé non è un male. Il problema sono i doppioni. Oggi, allo studio, anche se manca ancora il decreto attuativo, ci sono anche i bollini regionali che presto supereranno quelli statali. Una confusione che avrà come unico merito di farci rimpiangere l’Ici.CM:E sul fronte affitti, cosa chiedete al nuovo governo?
Sforza: Ci aspettiamo un forte rilancio dell’affitto, anche attraverso la ristrutturazione di immobili inabitabili dei centri storici piuttosto che attraverso la costruzione di nuove case. Occorre un segnale forte, a cominciare dalla tassazione separata dei redditi da locazione perlomeno per i contratti a canone stabilito dalla contrattazione coi sindacati inquilini.

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