Mondo
Boom della produzione di oppio nel 2011
Lo riferisce il rapporto dell'Ufficio Onu contro la Droga e il Crimine
di Redazione
Quasi 6 milioni di tonnellate,il 61% in più del 2010 . Questa è la stima della produzione di oppio in Afghanistan secondo il rapporto Afghan Opium Survey 2010 (allegato in inglese), pubblicato oggi dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc).
Secondo il dossier il 5% della popolazione, poco più di 190mila persone, è occupata nella coltivazione del papavero da oppio, una coltura che è presente in metà delle 34 province afgane con una fortissima concentrazione nelle zone del sud e del sud ovest dell’Afganistan in cui viene prodotto il 95% dell’oppio afgano.
«L’Afghan Opium Survey 2011 manda il messaggio forte che non si puo’ restare inerti di fronte a questo problema – ha commentato Yury Fedotov, direttore esecutivo di Unodc – E’ necessario un forte impegno dei partner interni e internazionali”. Secondo il rapporto, la truppe afghane e internazionali nel 2011 sono state in grado di sradicare 3.810 ettari di oppio in 18 province, contro i 2.316 ettari in undici province dello scorso anno. Le squadre impegnate in questa missione si sono confrontate con incidenti di quattro volte piu’ numerosi rispetto a quelli dello scorso anno».
E sulle conseguenze dell’aumento chiaro è Jean-Luc Lemahieu il rappresentante Unodc in Afghanistan. «Non si possono ignorare i guadagni record dei non coltivatori, come i venditori e gli insorti, che producono un aumento della corruzione, della criminalita’ e dell’instabilita».
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