Mondo
Bosnia: la Cooperazione Italiana a Srebrenica
È la prima volta che accade. Allo studio un progetto per lo sviluppo culturale e sociale
di Redazione
Lunedi’ 3 e marted’ 4 dicembre si e’ svolta una missione esplorativa dell’Ambasciata Italiana in BiH – Cooperazione Italiana allo sviluppo e del Ministero degli esteri italiano nella citta’ di Srebrenica. L’obiettivo è quello di creare nel più breve tempo possibile le linee guida per un progetto di sviluppo locale in settori differenti dalla cultura alle politiche giovanili, all’ambiente e all’agricolutra. Erano presenti nella delegazione di Cooperazione allo Sviluppo il direttore Aldo Sicignano, Stefania Fantuz e Slavica Vlako Ðorđević dell’Unità che si occupa di agricoltura, Mersiha Behlulovic e Alice Iannuzzi dell’Unita’ giovani e donne e Cecilia Ferrara dell’Unita’ comunicazione e stampa. Dal Ministero degli Affari Esteri hanno partecipato alla missione Raimondo Cocco e Daniela Bartolomeoli. Infine era presente alla missione Roberta Biagiarelli, attrice e autrice della pièce “A come Srebrenica” e del documentario “Souvenir Srebrenica” che da dieci anni racconta in tutta Italia la storia dell’enclave musulmana durante la guerra in Bosnia Erzegovina.
Nei dei due giorni di visita si sono svolti incontri con istituzioni e associazioni del territorio a partire da quello con l’amministrazione comunale, nel corso del quale Cooperazione italiana ha gettato le basi per avviare un dialogo con la municipalita’ per un futuro investimento a gestione diretta da parte del governo italiano.
«Non vogliamo fare grandi promesse senza risultati casomai facciamo piccole promesse con risultati concreti», ha affermato il dott. Aldo Sicignano, direttore di Cooperazione Italiana allo Sviluppo in BiH, durante l’incontro con il sindaco di Srebrenica Abdurahaman Malkic. L’obiettivo del progetto sara’ quello di rivitalizzare il tessuto economico sociale e culturale di una delle citta’ che piu’ ha subito nella guerra del 1992-1995. «La nostra idea e’ quella di far si’ che Srebrenica non sia ricordata solo come la citta’ del genocidio ? ha spiegato Aldo Sicignano ? ma che si riesca a recuperare quella ricchezza e quella cultura per cui la citta’ era famosa in tutti i Balcani prima della guerra».
«Per fare questo ? continua il direttore di Cooperazione Italiana – vorremmo portare avanti in quest’area un progetto integrato a vari livelli: dall’agricoltura ove la cooperazione italiana ha già finanziato un progetto di sviluppo rurale eseguito dall’UNDP, al settore dell’educazione ambientale nelle scuole, alla valorizzazione artistica e culturale quale strumento di comunicazione sociale per il recupero delle tradizioni e l’armonico sviluppo della società. Tale ultima componente verrebbe sviluppata ed eseguita avvalendosi del contributo tecnico di Roberta Biagiarelli, l’attrice autrice di un importante documentario su Srebrenica che l’ha resa famosa a tal punto che il sindaco di Srebrenica, Abdurahaman Malkić l’ha definita ambasciatrice onoraria di Srebrenica in Italia».
Gli interventi della Cooperazione Italiana sono caratterizzati da un importante filo conduttore comune, che e’ quello di favorire l’integrazione interetnica ed il sostegno ai minori ed alle donne. Il sindaco Malkić si e’ dichiarato molto disponibile ad accogliere i nuovi interventi della Cooperazione Italiana e a lavorare assieme per ricavarne i risultati migliori. La missione del governo italiano ha incontrato anche alcune associazioni locali quali ad es. le ?Donne di Srebrenica? ed il Consiglio dei giovani del Comune di Srebrenica. È stata visitato il Centro Giovani, aperto dal 2003, la Dom Kultura e la Biblioteca. Il giorno successivo la delegazione ha incontrato l’associazione Sara per giovani e donne, esponenti dell’Associazione Adopt Srebrenica che hanno organizzato a fine agosto, assieme alla Fondazione Langer di Bolzano, la prima ?Settimana internazionale della memoria? ed hanno, infine, visitato la Cooperativa ?Insieme? di Bratunac.
Il direttore della Cooperazione Italiana, Aldo Sicignano, ha assicurato al termine della visita che l’impegno di Cooperazione Italiana verso questa area sarà rafforzato anche dalla presenza di un ufficio logistico che verrà aperto per sostenere l’efficacia esecuzione dei progetti.
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