Non profit

Caritas internazionale ha inviato unità a Padang

Preoccupazione per l'assenza di notizie. La Caritas internazione ha inviato un'unità d'aiuto, ma non riesce a mettersi in contatto con i suoi uomini sul posto

di Redazione

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«Siamo molto preoccupati per la situazione a Sumatra, perché, con la linea elettrica saltata e l’aeroporto locale chiuso, non si riescono ad avere informazioni», dopo il terremoto di magnitudo 7.6 che ha scosso l’isola indonesiana. Lo dichiara ad Aki-Adnkronos International Michelle Hough, della Caritas Internazionale, spiegando che l’organizzazione ha deciso di “inviare un suo team a Padang (capoluogo della provincia di Sumatra Occidentale, l’area più vicina all’epicentro del terremoto, ndr) per valutare i danni causati dal sisma».

«Non siamo riusciti a metterci in contatto con i nostri uomini sul posto, perché tutti i mezzi di comunicazione sono saltati – dice la Hough, responsabile della comunicazione della Caritas – L’isola è molto popolosa e per questo siamo preoccupati per le conseguenze della scossa».

Secondo il ministero della Sanità indonesiano, a Sumatra sono crollati decine di edifici, tra cui alberghi e scuole. Incendi ed esplosioni sono segnalati in buona parte dell’isola, migliaia di persone sono intrappolate sotto le macerie e i morti sarebbero almeno 75. A Padang un ospedale è stato raso al suolo, le strade sono interrotte e allagate dalle condotte saltate, le comunicazioni telefoniche impossibili e l’erogazione dell’energia elettrica sospesa. «La nostra squadra è già partita da GiaKarta, ma non sappiamo quando riuscirà ad arrivare a Padang, forse ci vorranno molte ore – spiega la Hough – Speriamo che siano sul posto entro domani mattina, per valutare i danni e predisporre al più presto gli aiuti necessari, come tende, cibo e prodotti per l’igiene. È fondamentale mandare gente sul posto e coordinarsi con le altre agenzie attive nell’area”, conclude.

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