Mondo

Casa dolce casa, ma non per tutti

Convegno a Roma organizzato da Amnesty per il World Habitat Day

di Redazione

Milioni di persone non hanno una casa e vivono in ripari di fortuna nel mondo. I più fortunati vivono in baracche senza servizi basilari tra cui acqua pulita, elettricità e servizi igienici.

E tutto questo nonostante il diritto all’alloggio sia garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (art.11) e da altri trattati internazionali e regionali che i governi, anche quelli che li hanno firmati, non rispettano.

Al tema dell’alloggio e al diritto di ogni persona a un alloggio adeguato, è dedicato il World Habitat Day, la Giornata mondiale per il diritto all’alloggio istituita 16 anni fa e che si celebra lunedì 3 ottobre.

Per ribadire che l’alloggio è un diritto umano e chiedere il rispetto dei diritti di chi vive negli slum, nei campi alle periferie delle città o in baracche sotto un ponte, Amnesty International ha organizzato diverse iniziative.

Il 4 ottobre, a Roma alle 17.30, si terrà il convegno “CASA, DOLCE CASA– Il diritto all’alloggio è un diritto umano” (il programma in allegato).

Mentre online continua la mobilitazione contro gli sgomberi forzati che violano il diritto all’alloggio, dall’Italia alla Serbia. Senza smettere di sollecitare il Kenya affinché realizzi un piano per la costruzione di servizi e impianti igienico-sanitari negli insediamenti abitativi precari, dove la salute e la sicurezza delle persone è in pericolo. Le donne, in particolare, rischiano di essere stuprate mentre di notte percorrono a piedi lunghi tragitti al buio per raggiungere un bagno.

Per fare più pressione sulle autorità di queste paese Amnesty ha lanciato un’azione che durerà fino all’11 novembre: raccogliere rotoli vuoti di carta igienica con messaggi per il ministro dell’Amministrazione locale del Kenya.

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