Non profit
Casa Incontro raddoppia il servizio
Il Centro diurno di Torre di Pordenone porta l'apertura a cinque giorni su sette
di Redazione
Evitare l’isolamento sociale e culturale delle persone sofferenti di demenza e Alzheimer mantenendo il più a lungo possibile e stimolando le capacità residue, ma anche offrendo alle famiglie l’opportunità di condividere il carico assistenziale con personale specializzato. Casa Incontro implementa il servizio e porta l’apertura del Centro diurno di Torre di Pordenone a cinque giorni su sette, dal lunedì al venerdì in orario 14.30 – 18.30, per un totale di venti ore settimanali.
Lo ha annunciato la Cooperativa Itaca comunicando al contempo che con il mese di settembre sono ripartite le attività di “Casa Incontro”, il Centro diurno per persone sofferenti di demenza situato a Torre di Pordenone. Ospitato all’interno di un appartamento del Centro anziani, concesso dal Comune in comodato d’uso alla Cooperativa Itaca, il Centro ha così incrementato il servizio che in precedenza era aperto per soli tre giorni la settimana con un corrispettivo di dodici ore.
Il Centro diurno di Torre è un’esperienza che costituisce oggi certamente una buona prassi da ormai sei anni, ed è espressamente dedicato alle persone sofferenti di demenza e demenza d’Alzheimer ai primi stadi, nonché ai loro familiari.
Tra le finalità principali consentire alla persona malata il mantenimento delle proprie abilità residue attraverso attività che favoriscano il recupero dell’orientamento e, al contempo, il rallentamento del decadimento connesso alla malattia. Contestualmente il Centro diurno si rivolge anche alla cerchia familiare offrendo una possibilità di sollievo al carico assistenziale e di poter avere a disposizione del tempo per rigenerarsi. Casa Incontro si caratterizza per l’ambiente e le dinamiche familiari, infatti il servizio è rivolto a un numero contenuto di persone anziane ed è ospitato all’interno di una sede strutturata come una vera e propria “casa”, con una dimensione domestica in grado di favorire e stimolare la comunicazione ed interazione tra i beneficiari del servizio e gli operatori di Itaca. Da sottolineare la collaborazione con l’Aifa pordenonese per il servizio di trasporto, che i volontari coprono generosamente per tre giorni la settimana (gli altri due sono a cura di Itaca).
Diverse le attività previste a favore degli ospiti che possono beneficiare anche del servizio di “Stimolazione musicale” curato dal maestro Alberto Chicayban, stimolazione che interviene a livello psicofisico per rafforzare le capacità residue e migliorare la qualità della vita. Oltre a ciò sono previsti il laboratorio di cucina, le cure estetiche, l’orto-giardino, le uscite, fisioterapia, arteterapia, attività motoria e memory training. E ancora metodo autobiografico, pet therapy e conversazionalismo.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it