Non profit
Caso Englaro: stop a idratazione e alimentazione
La Corte d'Appello di Milano ha accolto, dopo nove anni, la richiesta del padre della ragazza, Peppino Englaro
Stop all’alimentazione forzata. È questa la novità nel caso di Eluana Englaro, la giovane di Lecco che vive in stato vegetativo da sedici anni. L’autorizzazione è arrivata oggi dalla Corte d’appello di Milano, che ha autorizzato il padre di Eluana, in qualita’ di tutore, ad interrompere il trattamento di idratazione ed alimentazione artificiale. Il padre della ragazza, Beppino Englaro, chiede la sospensione del trattamento da nove anni, dal 1999.
La Corte d’appello lo scorso 25 giugno aveva ascoltato Peppino Englaro, che aveva ricordato come la figlia, in vita, più volte avesse ribadito la sua volontà di non rimanere attaccata a una macchina. «Sono certo che da questa nuova causa uscirà una sentenza giusta su un problema tanto delicato che è emerso per la prima volta grazie ad Eluana», aveva detto Englaro.
Si tratta del nono giudizio sulla vicenda, dopo che Corte di Cassazione con sentenza del 16 ottobre 2007 ha annullato tutte le sentenze emesse negli anni passati e ha dato ragione ai genitori di Eluana.
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