Mondo

Cecenia, ancora scontri: 6 morti e altrettanti feriti

Sparatorie nella periferia sud orientale della capitale Grozny

di Redazione

E’ di sei morti – tre ribelli e tre miliziani filo-russi – e sei feriti il bilancio degli ultimi combattimenti in Cecenia. Lo riferiscono oggi i media russi.

Tre ribelli indipendentisti – ha dichiarato il portavoce della truppe federali, colonello Ilya Shabalkin – sono stati uccisi in uno scontro a fuoco nei sobborghi sud-orientali di Grozny, in cui sono rimasti inoltre feriti due federali russi. I tre uccisi facevano parte di un gruppo di cinque ribelli scoperti nel corso di un rastrellamento e che hanno rifiutato di arrendersi, ingaggiando un confitto a fuoco. Due ribelli sono riusciti a fuggire, mentre gli altri tre sono stati uccisi. Tra questi, due sono stati identificati come i comandanti guerriglieri Said-Emin Elikhanov e Taus Udayev (24 e 32 anni), il primo dei quali – secondo il colonnello Shabalkin – sarebbe stato il coordinatore dei gruppi ribelli nell’area di Grozny e e sarebbe stato coinvolto nell’attentato del 9 maggio in cui e’ stato ucciso il presidente ceceno filo-russo Akhmad Kadyrov.

Sempre a sud di Grozny, a un posto di blocco nei pressi della cittadina di Achkoi-Martan, si sono inoltre registrati ieri sera altri tre uccisi in una sparatoria tra due gruppi di miliziani filo-russi che si sono reciprocamente scambiati per ribelli. I miliziani di guardia al posto di blocco hanno cercato di fermare un’autocisterna con un carico di benzina e scortata da un’auto con a bordo altri miliziani, che hanno aperto il fuoco temendo di essere caduti in un’imboscata. Due degli occupanti dell’auto e uno dei miliziani di guardia al posto di blocco sono stati uccisi nella sparatoria che ne e’ seguita, mentre altri quattro miliziani sono rimasti feriti.

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