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Centri sociali sotto accusa

Ai ferri corti il vicesindaco di Milano e il Leonacavallo dopo il recovero di un ragazzo per abuso di droghe

di Redazione

La notizia è finita subito nel tritacarne della politica locale. In questo caso di Milano. Un minorenne di Lucca è finito in coma cerebrale dopo aver assunto un mix di droga e alcol durante la festa di Halloween presso lo storico centro sociale Leoncavallo. Tempo 24 ore e il vicesindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato, ha lanciato l’allarme: “Cosa si aspetta a chiuderli definitivamente?”, avvertendo: “Si rischiano nuove tragedie annunciate”.

Dure le parole di De Corato che ha denunciato come la festa sia stata organizzata “senza alcuna licenza, autorizzazione o controllo, condita pure con musica da rave party”. Una lunga battaglia, quella fra il vicesindaco e il contro sociale, ormai diventata una questione personale dopo che per più volte la giunta ne ha tentato la chiusura senza però riuscirci. Altrettanto lunga e non priva di colpi di scena quella che contrappone più in generale la giunta Moratti e i centri sociali milanesi, prova ne sia il recente sgombero della “Bottiglieria Okkupata” di via Savona quando sette ragazzi della “Bottiglieria” si erano rifugiati sul tetto dell’edificio per protesta contro lo sgombero.

Intanto, però, dal Leonacavallo fanno sapere che “Non avendo ancora informazioni aggiornate sulle condizioni del ragazzo di Lucca in coma all’ospedale di Niguarda – si legge nel comunicato – non ci sentiamo di proseguire le attività ludiche in programma da mercoledì 3 novembre a sabato 6 novembre”, e si aggiunge “Abbiamo preso questa decisione, poiché in questa situazione cosi drammatica non ci sentiamo di affrontare iniziative ricreative. Allo stesso tempo auspichiamo che nessuno utilizzi in maniera strumentale questa nostra decisione dettata da un ragionamento di tipo umano e di rispetto verso il ragazzo e la famiglia”.

Non mancano però alcune considerazione sulle polemiche politiche e così nel comunicato diramato dal centro sociale in serata si legge: “Riteniamo per altro inqualificabili le posizioni oggi espresse dal Vicesindaco De Corato spintosi oltre il limite della decenza, che dovrebbe sapere come il Leoncavallo abbia da molti anni alcune tra le strutture di intervento più avanzate di prevenzione e riduzione del danno e del rischio, a differenza dei soggetti pubblici che nella città di Milano le hanno costantemente ridotte o soppresse” e continua “Risulta quindi strumentale la posizione del Vicesindaco che accosta l’abuso di sostanze stupefacenti alla situazione di precarietà in cui versa lo Spazio Pubblico di cui lui ne è il più diretto responsabile, poiché purtroppo come è dimostrato dai molti fatti di cronaca tragedie simili possono accadere anche nei luoghi accreditati istituzionalmente”. Tanto che – conclude il comunicato – “ribadiamo che durante gli eventi sono sempre presenti banchetti con materiale informativo, unità di prevenzione costituite da associazioni legalmente riconosciute e attrezzate, personale specializzato nel primo soccorso e un servizio di sicurezza che vigila sugli spazi”.

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