Famiglia
Centro: Pezzotta: non rifarò la Dc e dico sì a Montezemolo
«Imprenditori si impegnino, non possono restare alla finestra»
di Redazione
“No, non siamo la nuova Dc, ma riformatori che hanno a cuore la liberta’ e la solidarieta’”. Lo puntualizza il promotore di Officina 2007, Savino Pezzotta, in un’intervista al “Corriere della Sera”, nella quale illustra le ragioni che lo hanno indotto a lavorare al progetto di aggregare i riformisti cattolici e nel quale hanno trovato spazio tra gli altri Pellegrino Capaldo, Bruno Tabacci, Alberto Monticone e Gerardo Bianco. Un gruppo di persone che fa riferimento a Officina 2007 che hanno l’aspirazione di aprire un dialogo con Mario Baccini, l’Idv di Antonio Di Pietro e l’Udeur di Clemente Mastella. L’ex leader della Cisl dice di non aver avuto finora incontri con Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini e aggiunge poi di stimare “molto” Walter Veltroni. “Anche con Tremonti ho un rapporto molto buono. Io -spiega- non ho una visione schmittiana della politica, quella della dialettica amico-nemico”. E con Montezemolo? “Non voglio tirare nessuno per la giacchetta -risponde Pezzotta, spiegando di non aver sentito o incontrato il presidente di Confindustria- ma il mondo dell’imprenditoria e della borghesia, a questo punto, non puo’ restare alla finestra. Il Paese ha bisogno dell’impegno civico, civile, politico di una persona come Montezemolo, Fallita la Seconda Repubblica, il Paese ha la necessita’ di una ripartenza, guardo a lui con attenzione, amicizia e simpatia”.
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