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Che buoni gli agnolotti affogati nella Barbera

di Redazione

Sono iniziati i pellegrinaggi lungo le due autostrade che da Milano portano in Liguria. Per mia fortuna la domenica faccio sempre il percorso inverso: da Milano verso la mia Alessandria. E guardo le code sterminate che talvolta si intravvedono sull’altra carreggiata, con gli autogrill pieni all’inverosimile. Ma è vacanza?
L’altro giorno aspettavo un amico che arrivava da Imperia. Era domenica. Avremmo potuto cenare a Milano, ma trovare un locale riposante la domenica sera è un’impresa, anche se adesso un paio di indirizzi li ho (La Brioschina di piazza Carrara 21 e La Corte di via Cusago 201). Però le code e i ritardi del mio amico mi hanno fatto aguzzare l’ingegno: l’ho fatto uscire a Novi Ligure, a un’ora scarsa da Milano. Così alle 21, al posto della coda del rientro che nel frattempo si smaltiva, gli ho fatto trovare la piazza del Mercato di Bosco Marengo, dove apre le sue porte la Locanda dell’Olmo. Cinque chilometri scarsi dal casello, ed eccoci nel paese di San Pio V, in questa piazza raccolta, dove due fratelli, uno in cucina e uno in sala, vi portano la freschezza della carne cruda di razza bovina piemontese da condire con un olio del Monferraton Dolcetto di Ovada e una Barbera strepitosa. Con la stessa Barbera annegherete gli agnolotti in una tazza, come fanno i vecchi e come ho fatto io, con uno spicchio di Robiola di Roccaverano, la formaggetta di capra che in questi mesi raggiunge il massimo del suo valore. C’era anche il Montebore, il formaggio vaccino a forma di torta nuziale, che fanno in Val Borbera.
Prima di salire in auto, erano le 23, ancora un po’ di pesche bianche annegate nell’ultimo goccio di Barbera. I miei amici sono ripartiti. Ed erano felici. Ma c’era da dubitarne?
P. S. La prossima sosta sarà invece a Tortona, che è una città bellissima. Cercate la via Emilia, riposatevi sotto ai portici, fermatevi per un gelato o per assaggiare il loro dolce tipico: i baci dorati, fragranti di burro e di nocciole.

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