Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Filantropia

Che impatto in montagna!

Ricerca della Statale di Milano su "Appennino", il progetto bandiera di Fondazione Garrone impegnata, dal 2014, in un'azione di rilancio delle aree interne appenniniche attraverso l'incubazione di start-up e la formazione di giovani imprenditori. Ma oltre l'impatto generato - 1,22 euro per ogni euro investito - c'è di più, come spiega la professoressa Clodia Vurro, autrice dell'indagine. Intervista alla docente e a Francesca Campora, direttore generale dell'ente

di Giampaolo Cerri

Uno-virgola-ventidue: è questo il ritorno sociale per ogni euro investito da Fondazione Edoardo Garrone nel Progetto Appennino, l’azione di rivitalizzazione della montagna appenninica, attraverso l’accompagnamento di giovani imprese, che la realtà filantropica genovese persegue dal 2014.

La cifra è calcolata col metodo sRoi, ossia del social return on investment e risulta da una più ampia ricerca realizzata dalla professoressa Clodia Vurro della Milano school of management (Università Statale). Ricerca che è stata presentata dalla stessa docente al Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, in corso a Milano, in un seminario dedicato alla valutazione di impatto. A margine dell’incontro l’abbiamo intervistata.

Clodia Vurro, Università di Milano

Del valore di Progetto Appennino, abbiamo parlato anche Francesca Campora, direttore generale della Fondazione, chiedendole anche un bilancio del progetto che, in 12 edizioni, ha aiutato a a nascere 59 aziende.

«Questa ricerca ci spinge a continuare sulla via della valutazione e a migliorare la nostra azione a favore di chi ha bisogno del nostro sostegno», ha detto Campora.

Le riprese sono di Giovanni Cipolletta. Nella foto di apertura, un gruppo di partecipanti al campus ReStartApp a Sassello, nel Savonese, nel giugno scorso.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA